14 Ottobre 2011

RC Auto, CNA lancia l’allarme: “Le tariffe lievitano
a dismisura”


“L’Agenzia Garante del Mercato e della Concorrenza (AGCM), nell’audizione di ieri l’altro alla X Commissione del Senato, ha denunciato – per l’ennesima volta – la mancanza assoluta di concorrenza nel mercato RC auto, che e’ la vera colpevole delle stratosferiche tariffe assicurative che si pagano nel nostro Paese. In questa situazione che orami ha assunto la dimensione di un allarme sociale perché le famiglie italiane non ne possono più di pagare il doppio rispetto alla media europea (400 euro per polizza a fronte di 200), oltretutto nella situazione economica generale in cui versa il nostro Paese dove le famiglie non sanno più come arrivare a fine mese, il Governo – anche su questo specifico punto – non prende provvedimenti”. Il responsabile nazionale di Cna Autoriparazione, Mario Turco, interviene sul tema del rincaro delle tariffe RC auto. “Tariffe assicurative che nel giro di pochi mesi sono aumentate fino al 25 % per le auto e fino al 35% per le moto. L’ANIA dice che e’ colpa delle truffe. Si tratta di una colossale presa in giro che solo con  la protervia e la faccia tosta delle assicurazioni si possono sostenere: in Italia le frodi (fenomeno da combattere ovviamente) rappresentano mediamente  solo il 2% dei sinistri, in Inghilterra  il 4%, eppure nel Regno Unito le tariffe RC auto sono mediamente la metà  rispetto alle nostre. Negli altri Paesi della UE la situazione è analoga a quella descritta. ANIA deve smetterla di raccontare bugie, ed il Governo deve smetterla di credere solo alle Assicurazioni e cominciare a considerare anche quello che hanno da dire e proporre gli altri attori del mercato, vale a dire le Associazioni dei consumatori e le Associazioni degli Autoriparatori.
La prima cosa che sostengono questi altri attori (compresa CNA AUTORIPARAZIONE ), a proposito della concorrenza, è quella di stabilire al più presto nel nostro ordinamento il principio della ‘libera scelta del consumatore’. Sembra ovvio, ma così non è nel nostro Paese.  In questo caso si tratta della libertà di scegliere l’autoriparatore di fiducia da parte dell’automobilista, ricercando così la qualità della riparazione e il suo giusto prezzo. Il mercato dell’ RC auto, che non ha risolto le sue storture  nemmeno con l’introduzione del risarcimento diretto (come volevano farci credere le assicurazioni che sono state smentite puntualmente dai fatti e dai numeri) e’ sempre di più  un mercato senza regole. E quando un mercato e’ governato da un oligopolio, la politica ed il Governo hanno il dovere di intervenire per ripristinare l’equilibrio e l’interesse generale in quel mercato”.