L’imprenditore pratese Michele Tempestini, proprietario del Central Park, la nota discoteca di Firenze, è stato arrestato oggi dalla Squadra mobile fiorentina, che ha eseguito la misura cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta del pm Pietro Suchan. Secondo l’accusa ci sarebbe proprio Michele Tempestini dietro il rogo che il 15 aprile di tre anni fa ridusse in cenere Meccanò, l’altra discoteca fiorentina che sorge proprio davanti al Central Park alle Cascine.
Gli inquirenti ipotizzano che Tempestini attuò la ritorsione dopo che i proprietari del Meccanò rifiutarono la sua proposta di acquisto. In manette, sempre con l’accusa di essere un mandante, anche il socio di fatto di Tempestini, Stefano Cavataio, 52 anni. I due sono anche accusati di estorsione aggravata da metodo mafioso. Arrestati anche tre pratesi di etnia sinti, che, secondo gli investigatori, sarebbero gli esecutori dell’incendio: i fratelli Andrea e Simone Fusser e Luigi Amico.
Stefano Cavataio è considerato il capo dell’ala “toscana” della nota famiglia palermitana protagonista di uno storico scontro negli anni ’60 con i Corleonesi di Riina e Provenzano. Secondo quanto emerso nel corso dell’inchiesta, anche dietro l’acquisto del Central Park, che Tempestini, forte del sostegno di Cavataio, si aggiudicò nel 2007 a un’asta giudiziaria, ci sarebbero state intimidazioni, minacce e percosse agli imprenditori concorrenti. Da lì erano partite le indagini della Squadra mobile di Firenze, che si sono poi incrociate con quelle dei carabinieri di Prato che da tempo seguivano i Fusser per vari furti di rolex.