Gara per il servizio di tesoreria della Provincia, l’offerta della BPV spunta il miglior punteggio
Incremento del tasso di interesse attivo, introduzione del mandato informatico e un importo annuo di 80 mila euro destinato per iniziative finalizzate alla crescita locale e per la valorizzazione del patrimonio culturale. Sono questi i punti di forza dell’offerta con cui la banca Popolare di Vicenza si è aggiudicata il bando della Provincia per il servizio di tesoreria dell’ente dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre del 2015. La procedura di gara martedì 18 ottobre è giunta all’attribuzione dei punteggi con l’individuazione dell’offerta migliore che è appunto quella della Banca Popolare di Vicenza. Il presidente Lamberto Gestri, l’assessore al Bilancio Alessio Beltrame e il vice direttore generale della Banca popolare di Vicenza Franco Tonato, hanno presentato oggi a palazzo Banci Buonamici i termini della convenzione che sarà firmata nelle prossime settimane.
“E’ un buon accordo davvero, che conferma gli ottimi rapporti con l’istituto, che vanno certamente oltre il servizio di tesoreria – ha detto Gestri – La continuità nel servizio va a vantaggio di tutti coloro che hanno rapporti economici con la Provincia, compresi i dipendenti”.
“Personalmente il primo accordo con la Provincia di Prato, ma la Banca Popolare, anche come come erede della CariPrato, ormai è un po’ “il” tesoriere della Provincia, con una collaborazione che va avanti dal 1996. E per noi appoggio agli enti territoriali significa anche servizio alla popolazione – ha aggiunto Tonato – Nell’offerta c’è anche un aspetto di informatizzazione, che agevolerà le operazioni avvantaggiando tutti, pensiamo per esempio che solo nel 2010 abbiamo effettuato pagamenti a 983 diversi fornitori”.
“La banca ha formalizzato l’offerta migliore su tutte le condizioni richieste dal bando e la semplificazione amministrativa è particolarmente apprezzata visto che la Provincia ne ha fatto una priorità d’azione – ha sottolineato Beltrame – Con Tonato abbiamo già fatto delle ipotesi anche riguardo alla necessità di accordi per il pro soluto ai creditori dell’ente, una misura di emergenza per arginare i danni del patto di stabilità, che nel 2012 ridurrà la capacità di pagamento della Provincia di 3 volte e mezzo. Si tratta di una opportunità che la Banca già possiede, si tratta solo di renderla operativa per il nostro territorio”.
Ma analizziamo meglio il pacchetto delle condizioni offerte dalla banca Popolare di Vicenza. La prima buona notizia è che l’importo annuo corrisposto alla Provincia per tutta la durata della convenzione sarà di 80 mila euro (erano 60 mila nella precedente convenzione stipulata cinque anni fa con la CariPrato). Si tratta di fondi che la Provincia impiegherà per valorizzare il patrimonio culturale e turistico del territorio. Dal 1996 (quando fu stipulata la prima convenzione della neonata Provincia con CariPrato) il contratto di tesoreria, oltre ad iniziative a sostegno dell’economia del distretto, ha visto la Banca erogare circa 1,5 milioni di euro. Risorse utilizzate per finanziare decine e decine di restauri che hanno qualificato in modo significato il territorio pratese, dal ponteggio d’artista e restauro delle opere del Lippi in Duomo, al ridotto del Politeama, dal complesso della chiesa di S. Agostino, al campanile di S. Domenico e S.Maria delle Carceri, fino al Museo dell’Opera del Duomo, al Museo di pittura murale in S. Domenico e al Rifugio Pacini, oltre a vari monumenti ed opere nei diversi Comuni.
Passando a elementi più tecnici si deve sottolineare che lo spread offerto sui depositi costituiti presso il tesoriere (ovvero conto tesoreria e conti mutui e prestiti obbligazionari) sarà incrementato fino a +1,27, con effetti favorevoli per le entrate dell’ente in termini di interessi attivi, che andranno ad aumentare le risorse proprie della Provincia. Inoltre lo spread offerto a favore dell’amministrazione su eventuali richieste di anticipazioni di tesoreria si azzera.
Nelle attuali condizioni di instabilità del mercato le condizioni offerte per la contrazione di mutui passivi mostrano i loro vantaggi se messe a confronto con gli spread della Cassa Depositi e Prestiti, che costituisce riferimento per le operazioni di indebitamento degli enti locali. Per i mutui a tasso variabile di durata 15 anni la Cassa Depositi e Prestiti offre uno spread del 2,70, mentre la convenzione permette alla Provincia di spuntarne uno dello 0,99, che viene ritoccato all’1,04 nel caso di mutui a vent’anni (ma la Cassa chiede in questo caso il 2,9). Anche per i mutui a tasso fisso la convenzione manterrà le stesse percentuali in termini di spread, mentre la Cassa Depositi e Prestiti per le operazioni a 15 anni arriva a un tasso finale di 5,6 e per i vent’anni a 5,9.
Novità importante invece sul fronte della semplificazione amministrativa è l’attivazione della gestione del mandato e delle reversale informatizzata, che permette un notevole risparmio di tempo e di carta, utilizzando formati digitali. La velocizzazione riguarderà i tempi di trasmissione e di evasione degli ordinativi di incasso e di pagamento. La Banca ha anche proposto lo sviluppo di tecnologie per nuove forme di riscossione, per esempio il sistema di pagamento MAV, con la gestione del bollettino da inviare al debitore che potrà effettuare il pagamento senza commissioni presso qualsiasi sportello bancario, il sistema di pagamento con bollettini freccia o di avviso, con le stesse modalità, e il RID, con la domiciliazione dei pagamenti direttamente presso la banca del debitore. Infine il servizio Pos, sia fisico che on line, con pagamenti mediante carta di credito. Lo sviluppo di nuove tecnologie di riscossione è teso a facilitare l’utente che deve effettuare pagamenti, mentre per l’ente rappresenta un’importante opportunità per innovare migliorando l’efficienza e la qualità dell’intero processo di incasso.