Anche i nomadi Sinti pagheranno la bolletta in base al consumo
Anche per le 23 famiglie di nomadi sinti che da oltre 20 anni risiedono nell’area di sosta di viale Marconi verranno applicate le stesse condizioni per le utenze di energia elettrica domestica che valgono per tutti gli altri cittadini. Lo ha ribadito questa mattina l’assessore al sociale Mondanelli, dopo che nei giorni scorsi i Sinti si erano lamentati della situazione che stava venendo a crearsi. Il problema è sorto perchè in base alle recenti normative nazionali il Garante per l’Energia elettrica ha stabilito che i gestori non possono più stipulare contratti temporanei di tipo forfettario, come quello di cui usufruivano i nomadi pratesi, che avevano attivato cinque utenze da 454 euro ciascuna ogni due mesi, più 200 euro all’anno di allacciamento. Il rischio era che a partire dal 1° settembre i 94 Sinti del campo si ritrovassero al buio. Da qui l’intervento dell’assessore, che ha incontrato i responsabili di Enel chiedendo ed ottenendo innanzitutto una proroga dei termini. Poi ha avviato l’opera di convincimento dei nuclei sinti ad adeguarsi e ad attivare un altro tipo di contratto: si tratta in pratica di una via di mezzo rispetto ad un normale contratto di utenza domestica per cui ogni famiglia pagherà in base al consumo effettivo. In un anno il costo per ogni nucleo dovrebbe essere di 1.700 euro.