Sono tornate in Italia dopo 67 anni le spoglie di Mario Nanni, il ragazzo di 18 anni di Migliana, arrestato a Prato il 7 marzo del 1944 e deportato a Mauthausen, dove mori’ pochi giorni dopo la liberazione dal campo di concentramento. E’ stata la determinazione della sua famiglia – venuta a conoscenza negli anni Settanta del fatto che Mario fosse sepolto
nel cimitero militare italiano di Mauthausen – a permettere di raggiungere l’obiettivo di riportare a casa i resti. Mario Nanni morì di tubercolosi e per questo era stato identificato e sepolto. Un medico milanese che lo aveva assistito e si era salvato era riuscito a stabilire poi contatti con la famiglia. Oggi pomeriggio nel salone consiliare della Provincia di
Prato si è tenuta la solenne commemorazione mentre la camera ardente è rimasta aperta sin dal mattino. Domani le spoglie di Mario Nanni torneranno definitivamente nella sua Migliana, dove é prevista la cerimonia religiosa con la partecipazione delle autorità alle 15.30. Dopo la solenne concelebrazione presieduta da monsignor Carlo Stancari le esequie saranno tumulate nel piccolo cimitero del paese. Il ritorno della salma in Italia è stato possibile grazie alla collaborazione tra la Provincia di Prato, il Comune di Cantagallo, l’associazione nazionale ex deportati (Aned) e il Museo della deportazione.