22 Settembre 2011

Raccolta funghi, aperto il servizio di consulenza
micologica dell’Asl 4


Il consumo di funghi, raccolti direttamente o ricevuti in regalo, può essere rischioso. E’ necessario un controllo. L’ingestione, anche  in piccole quantità, di alcuni funghi tossici, può avere conseguenze molto gravi. Spiacevoli intossicazioni possono inoltre  essere causate da specie fungine considerate commestibili, ma cotte in maniera insufficiente o in cattivo stato di conservazione. Meglio rivolgersi all’Ispettorato Micologico dell’Asl 4 di Prato dove è attivo un servizio di consulenza aperto al pubblico per il riconoscimento e il controllo della commestibilità dei funghi. Il servizio è gratuito e si protrarrà fino alla fine del mese di novembre. L’attività  di consulenza è svolta da personale tecnico con qualifica di Micologo e viene effettuata dal lunedì al sabato, dalle ore 8.30 alle ore 9.30, oppure su appuntamento telefonico (tel. 0574 435545), all’Unità Funzionale di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione – Dipartimento della Prevenzione), via Lavarone nn. 3 -5 – Prato, secondo piano. Da questo anno, per la raccolta dei funghi sul territorio toscano, occorre l’autorizzazione rilasciata dalla Regione Toscana e non più dal Comune di residenza del richiedente. L’autorizzazione alla raccolta è costituita dalla ricevuta di versamento degli importi previsti: 13 euro per 6 mesi oppure 25 euro per un anno  sul c/c postale n. 6750946 intestato all’amministrazione regionale. (Tali importi sono ridotti della metà per chi risiede nei territori classificati montani) La ricevuta deve riportare la causale “Raccolta funghi” e le generalità del raccoglitore, e va portata con sé al momento della raccolta insieme a un documento di riconoscimento. Il limite di raccolta giornaliero è di 3 Kg di funghi a testa. I residenti nei territori classificati montani possono raccogliere, nel territorio del proprio comune di residenza, fino a un massimo di 10  kg per persona. Per la raccolta di funghi è vietato l’uso di buste e sacchetti di plastica. I funghi devono essere riposti in contenitori rigidi aerati come i classici cestini. Per poter identificare al meglio la specie, i funghi dovrebbero essere integri, con il gambo. Alcuni consigli, per i meno esperti : per le uscite nel bosco occorrerà un equipaggiamento adeguato, consistente  in un paio di pantaloni lunghi in tessuto spesso e resistente per proteggere le gambe,  scarponcelli o stivali con suola a carro-armato, sia per la protezione delle estremità che per ridurre il rischio di scivolamenti e cadute. Sarà utile munirsi di una giacca impermeabile in caso di maltempo. Tre gli accessori da non dimenticare (oltre al cellulare) : il cestino, un bastone e un coltellino. I funghi commestibili vanno consumati ben cotti facendone un uso moderato, perché impegnano fortemente il fegato. In ogni caso, devono essere somministrati con cautela a bambini, donne in gravidanza e persone affette da malattie del fegato e del rene.