È morto questa mattina alle 8 nella sua casa di Maliseti il Vicario generale della Diocesi di Prato mons. Eligio Francioni. Aveva 80 anni (compiuti il 5 settembre). Era il decano dei Vicari generali in Italia: fu infatti voluto suo «braccio destro» da mons. Pietro Fiordelli, allora Vescovo di Prato, nel 1977 e poi confermato nel 1992 dal successore mons. Gastone Simoni. In tutto 34 anni di servizio: nessun sacerdote ha tenuto quell’incarico per più tempo.
Affetto da un tumore scoperto ormai diversi anni fa e tenuto sotto controllo per lungo tempo, mons. Francioni ha iniziato la fase terminale della grave malattia il giovedì santo di quest’anno e da allora – salvo alcuni ricoveri nell’Ospedale di Prato – non ha più lasciato la sua casa. Da alcuni giorni la situazione si era ulteriormente aggravata.
Il Vescovo Simoni, che gli è stato vicino per tutto questo periodo, non appena ha appreso la notizia dai familiari di mons. Francioni, si è recato immediatamente al capezzale presso l’abitazione di Maliseti.
Oggi, a partire dalle ore 14, la salma sarà esposta in cattedrale e nello stesso orario tutte le campane delle chiese diocesane suoneranno a morto in segno di lutto. Mercoledì 28 settembre alle 15 verranno celebrati i funerali nel Duomo di Prato. Il corpo di mons. Francioni sarà inumato nel cimitero di Chiesanuova.
Visibilmente commosso mons. Simoni ha espresso il dolore e il cordoglio suo e di tutta la Chiesa pratese: «La Diocesi di Prato perde il suo Vicario generale, il cui servizio, instancabile e disinteressato, rimarrà scolpito nella storia diocesana e anche civile e sociale di Prato. Al tempo stesso perde uno dei sacerdoti più fedeli, saggi, buoni, conosciuti e apprezzati da tutti. Era innamorato di Cristo e della Chiesa, in particolare della Chiesa pratese a cui si è dedicato da sempre. Per me particolarmente, nel delicato servizio di Vicario generale, è stato un lealissimo collaboratore e un amico. Desideravo fosse al mio fianco per tutto il mio mandato. Posso dire che d’ora in avanti l’espressione «il Vicario di Prato», coniata per l’indimenticabile mons. Fantaccini, può essere applicata a mons. Francioni. Sono sicuro che perso un collaboratore quaggiù acquistiamo un intercessore in cielo. Aggiungo un affettuoso e riconoscente ringraziamento ai suoi esemplari familiari che lo hanno accompagnato con una assoluta dedizione fino all’ultimo».
Una breve nota biografica
Nato a Montemurlo il 5 settembre 1931, mons. Eligio Francioni studiò prima nel Seminario di Pistoia (nel cui territorio diocesano si trova quel Comune) e poi in quello di Arezzo. Fu ordinato sacerdote della Diocesi di Prato da mons. Pietro Fiordelli il 29 giugno 1956. Dopo un breve periodo di servizio come suo segretario, il Vescovo lo nominò pievano di San Pietro a Iolo, dove rimase fino al 1977. In quell’anno, dopo la nomina del Vicario generale mons. Simone Scatizzi a Vescovo di Fiesole, Fiordelli nominò Francioni suo «vice». Insieme a questo speciale servizio, numerosi sono stati gli altri incarichi via via assunti: si ricordano, tra gli altri, quello di primicerio (ovvero di presidente) del Capitolo della Cattedrale e di parroco della stessa Cattedrale negli ultimi anni.
Da Vicario generale ha servito la Chiesa tutta diocesana rappresentando il Vescovo, coadiuvandolo e consigliandolo nelle sue decisioni e coltivando particolarmente i rapporti con i sacerdoti.
Animato da una grande passione civile, ha dato volto ad una Chiesa del dialogo e della presenza con tutte le istituzioni e con tutte le realtà sociali, economiche, culturali e di volontariato della città.
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