In occasione dell’ 8 settembre, Festa della Madonna della fiera, al Metastasio si potrà assistere gratuitamente ad uno spettacolo per bambini e successivamente ad un concerto del duo Riccardo Tesi/Maurizio Geri. Contemporaneamente, nel foyer del teatro, verrà inaugurata la mostra promossa dall’assessorato alla cultura del comune “le belle energie”/Metastasio 1968-1982. Passione e intelletto sul palcoscenico. Tutle iniziative sono ad ingresso libero.
>h 16.30
spettacolo per bambini
“Il folletto e Margherita” / Teatro Le Maschere
Il duro lavoro in una fattoria ha fatto sì che col passare del tempo i due contadini Peppe e Bettina abbiano via via, escluso dalla loro vita ogni cosa che non sia finalizzato all’efficienza e alla produttività nel lavoro. E cosi anche un folletto della casa, che animava e colorava le loro giornate è stato messo da parte fino al punto da negare la sua esistenza.
Finche, arriva inattesa e al principio non gradita, la nipotina, Margherita. La sua venuta sarà per i due scorbutici contadini quel tramite dapprima osteggiato e poi accettato, alla riconciliazione con il simpatico e birichino folletto e con la vita, messi entrambi alla porta senza un vero motivo.
O forse un motivo c’è, ed è che quando a prendere il sopravvento nella vita o per necessità o per scelta sono solo le cose da fare, tutto si ingrigisce, si inaridisce e non c’è più spazio per l’umorismo, la cordialità, la gioia di vivere. Il coraggio di Margherita e la sua innocenza, complice l’aiuto del folletto riporteranno finalmente alla fattoria quella poesia inconsapevolmente allontanata.
>h.19.00
Duo TESI-GERI “/ Tradizione Contemporanea”
Riccardo Tesi (organetto diatonico)
Maurizio Geri (chitarra acustica, voce)
Riccardo Tesi e Maurizio Geri iniziano entrambi, in tempi diversi, la loro carriera di musicisti nei gruppi di Caterina Bueno, cantante ed epica ricercatrice della musica popolare toscana. Ambedue pistoiesi, incrociano ben presto le loro strade, dando vita assieme a Banditaliana, uno dei gruppi guida della world music italiana, che nei diciotto anni della sua esistenza ha suonato in ogni parte del mondo.
Pur accumulando autonomamente esperienze nei più diversi ambiti – Tesi ha suonato con musicisti popolari e jazzisti, con cantanti d’autore e chitarristi fingerstyle, Geri ha approfondito la tecnica del canto popolare e quella chitarristica, frequentando la musica swing-manouche – i due inanellano progetti originali comuni, come Acqua Foco e Vento (2003), interamente dedicato alla musica tradizionale toscana, e Sopra i tetti di Firenze (2010), pluripremiato omaggio alla loro Maestra Caterina.
A fronte di tutto questo, era fatale che Tesi e Geri capitalizzano la loro formidabile intesa musicale e umana esibendosi in duo, la formazione nella quale meglio possono perseguire quello che ormai da anni è il loro condiviso obiettivo artistico: far sbocciare i fiori di una moderna musica popolare partendo da quei semi della tradizione che hanno raccolto assieme a Caterina Bueno.
Per far questo, Tesi porta in dote quanto ha saputo trarre in oltre trent’anni di carriera dalla sperimentazione sul suo organetto malinconico e sognante, Geri si affianca con un chitarrismo lucido e poliedrico, ma anche con una voce vibrante ed espressiva. Assieme, spaziando dalla musica tradizionale al jazz, passando per i ritmi gitani e la canzone d’autore, attingendo alle più belle perle di un repertorio vastissimo che hanno portato per il mondo in vent’anni di attività artistica, Tesi e Geri offrono una musica che guarda avanti, ben memore di ciò che, alle sue spalle, le ha permesso di esistere: una musica che è Tradizione Contemporanea.
> h 16.00/ foyer teatro
inaugurazione della mostra
“Le belle energie”
Metastasio 1968-1982. Passione e intelletto sul palcoscenico
La mostra fotografica Le belle energie Metastasio, 1968-1982. Passione e intelletto sul palcoscenico ripercorre tre lustri di vita teatrale cittadina attraverso gli scatti con i quali Alberto Filippi e Marcello Zella hanno “fermato” la vita di decine di spettacoli, buoni, ottimi, spesso memorabili: Ronconi e Lindsay Kemp, il Living Theatre e Strehler, Dario Fo e Kantor, e Romolo Valli, Tino Buazzelli, Salvo Randone, Valentina Cortese, Paolo Poli, Lina Volonghi, Ave Ninchi e molti altri ancora.
Tra il 1968 e il 1982, Prato è stata una delle capitali teatrali d’Italia, per la ricchezza delle stagioni e dei cartelloni, per la curiosità verso nuove forme di produzione teatrale e verso inediti linguaggi scenici. In quegli stessi anni la città cresceva ancora, si arricchiva di lavoro e di nuovi cittadini, cambiava pelle pur rimanendo ostinatamente fedele a se stessa: ecco, il teatro a Prato è stato come uno specchio nel quale andavano riflettendosi le metamorfosi della città.
“Le belle energie” del Faust sono quelle che danno una forma alla fantasia, e la trasformano in arte; siano allora energie di buon auspicio, per la Prato di oggi, e di domani.