Duecentomila orologi falsi erano pronti a essere messi in vendita sul mercato, ma l’azione tempestiva della Guardia di finanza di Prato ha bloccato la tentata truffa. Ad essere indagati sono quattro cittadini cinesi, che grazie a punzoni per riprodurre loghi e a ologrammi anticontraffazione di ultima generazione trasformavano orologi scadenti in articoli griffati: Panerai, Mont Blanc, Rolex, Ferrari, Dolce e Gabbana. Oggetti che sarebbero poi stati venduti nelle località turistiche italiane, per un business che avrebbe fruttato oltre due milioni di euro. In base a quanto ricostruito dagli investigatori, i quattro indagati gestivano l’intera filiera, dall’importazione delle singole componenti fino all’assemblaggio. A mettere i finanzieri sulle tracce dei quattro cinesi è stato il loro alto tenore di vita, a dispetto del fatto che non dichiaravano alcun reddito: “I falsi articoli – spiegano gli investigatori – venivano importati dalla Cina attraverso due distinti percorsi paralleli: sul primo viaggiavano orologi privi dei marchi e sul secondo singole componenti contraffatte. Queste due strade si congiungevano a Prato, dove i cinesi provvedevano a ‘riqualificare’ il materiale”.