19 Agosto 2011

Più rifiuti nella prima settimana di agosto.
La città non si è svuotata


In aumento i rifiuti nella prima settimana di agosto rispetto allo stesso periodo del 2010 e – il dato è sorprendente – rispetto anche ad una normale settimana dell’anno. Comparando il periodo 1-7 agosto 2011 con lo stesso del 2010, si rileva un incremento dei rifiuti di circa il 20 per cento, e di circa l’8 per cento se la stessa settimana viene confrontata con i sette giorni compresi tra il 30 maggio e il 5 giugno di quest’anno. Sono alcuni dei dati contenuti nel rapporto sui rifiuti nel comune di Prato ad agosto, elaborato da ASM che, come negli anni passati, ha indagato la relazione tra la produzione dei rifiuti e la presenza di persone in città. Nella prima settimana di agosto sono state raccolte 180 tonnellate di rifiuti in più rispetto alla quantità ritirata tra il 2 e il 7 agosto 2010. Restando alla prima settimana di agosto 2011, ASM ha voluto verificare l’andamento dei rifiuti confrontato ad una normale settimana dell’anno e il periodo preso in considerazione è a cavallo tra maggio e giugno: il risultato è sorprendente in quanto i rifiuti raccolti sono stati di più nei giorni che per definizione sono di ferie, con una crescita di circa l’8 per cento. Prima considerazione: più gente rimasta a Prato. Seconda: l’esperienza di ASM dice che la prima settimana di agosto coincide con la fase di chiusura delle aziende che solitamente è quella delle pulizie, del riassetto dei locali e dunque di rifiuti di cui disfarsi.
La seconda settimana, quella tra l’8 e il 14 agosto, presenta un quadro sostanzialmente invariato rispetto al 9-14 agosto del 2010: stessa quantità di rifiuti, e quindi più o meno la stessa presenza di persone. Si deduce che chi è partito per le vacanze lo ha fatto nella settimana di Ferragosto, proprio come lo scorso anno. Ma c’è un altro dato che vale la pena considerare: se la seconda settimana la si mette a confronto con quella di giugno scorso compresa tra il 6 e il 12, la diminuzione dei rifiuti si attesta attorno al 20 per cento e se in parte il calo lo si deve alle aziende chiuse per ferie, in una certa misura lo si può attribuire anche al fatto che in città c’è meno gente. A Firenze, il calo di presenze calcolato sulla base dei rifiuti raccolti, si è spinto fino al 30 per cento che equivale a dire che il capoluogo toscano si è svuotato di più rispetto a Prato.