Milone replica a Carlesi: “Improbabile il paragone fra evasione cinese e debiti Sasch”
L’assessore alla sicurezza Aldo Milone replica al capogruppo Pd in consiglio comunale Massimo Carlesi. «Dopo l’Italia dei Valori – afferma l’assessore alla sicurezza Aldo Milone – anche il Pd ha gettato la maschera sull’evasione fiscale e la rete di illegalità creata dalla comunità cinese. Il centrosinistra continua a voler fare per forza un improbabile ed inopportuno paragone con il gruppo Sasch: il debito dell’azienda nei confronti dell’Erario verrà sicuramente riscosso perchè il Fisco rappresenta un creditore chirografaro. La stessa cosa purtroppo non si può dire per i tributi non versati dalle imprese cinesi, che nascono e si sciolgono nel giro anche di poche settimane proprio per eludere le tasse e i controlli. E’ quindi inconcepibile ed incomprensibile la strenua difesa che il Pd porta avanti nei confronti dell’imprenditoria cinese, soprattutto perchè la Tia evasa sarà spalmata su tutti i contribuenti pratesi che regolarmente pagano la tariffa: si parla di ben 370mila euro di Tia non pagata dai 386 confezionisti cinesi su cui è stata compiuta l’indagine del Comune, più i costi di smaltimento dei rifiuti speciali prodotti, che ammontano ad un milione di euro. Quando presentammo i dati dell’evasione il sindaco Cenni avanzò una provocazione: mandiamo la bolletta Tia da 370mila euro al consolato cinese. Io proporrei di inviarla anche alle segreterie provinciali di Pd e Idv, anzichè farla pagare a tutti i pratesi”.