Un nome, un cognome e un volto. I carabinieri lo stanno cercando con insistenza da ieri. Si tratta di un ex dipendente della donna trovata morta ieri mattina all’interno della sua ditta di confezioni in via Nuti, colpita con un fendente al cuore.
L’uomo non è al momento sospettato ufficialmente del delitto, ma gli inquirenti sperano di rintracciarlo per interrogarlo e avere notizie ed informazioni utili. A quel punto dovrà poi fornire anche un alibi. Il ricercato infatti è stato visto più volte negli ultimi tempi aggirarsi nei pressi della confezione.
Ma rintracciarlo non è un’impresa facile. Gli inquirenti, sulla base delle testimonianze, stanno vagliando le liste di imbarco dei voli dall’Italia alla Cina, perchè sembra che l’uomo ricercato avesse acquistato un biglietto aereo per la Cina. Ma finora le ricerche hanno dato esito negativo. Dell’uomo nessuna traccia e la questione si complica.
La morte della donna, Wen Aiquin, risalirebbe alla notte tra lunedì e martedì, anche se il suo cadavere è stato scoperto solo martedì mattina dal cognato che si stava recando al lavoro. La giovane abitava con la figlia al primo piano dello stabile in cui è ospitata la confezione, mentre il marito è in Cina.
Per quanto riguarda il movente sono due le piste. Passionale o legato all’ambito lavorativo. La vittima non aveva problemi economici e sembra che non avesse relazioni extraconiugali. Tutto lascia credere che conoscesse il suo assassino e forse aveva fissato un appuntamento chiarificatore con l’uomo che poi l’ha uccisa. Gli indizi non giocano certo a favore dell’uomo ricercato, se è vero che aveva acquistato in precedenza un biglietto aereo per la Cina e che da ieri si è letteralmente volatilizzato. Per questo gli inquirenti lo cercano. Perchè vogliono da lui delle risposte. E possibilmente anche un alibi.