A Ferragosto la tradizionale Ostensione della Sacra Cintola
Anche quest’anno sono stati tanti i pratesi che hanno assistito alla tradizionale ostensione del sacro cingolo mariano nella sera di ferragosto, a conferma di una città che negli ultimi anni ad agosto si svuota sempre meno. Quella di S. Maria è la terza «mostra» della Sacra Cintola nel corso dell’anno e fa in qualche modo da preludio alla festa della città – l’8 settembre, Natività di Maria – la ricorrenza in cui da tempo immemorabile i pratesi onorano particolarmente la loro reliquia, simbolo al contempo ecclesiale e civile. L’appuntamento con il rito solenne è iniziato nel pomoreggio con la recita del rosario, a cui è seguito il canto solenne dei vespri. Poi il Vescovo Mons. Gastone Simoni si è recato nella Cappella per estrarre la reliquia dal cofano dell’altare che la conserva gelosamente. Estratta la sacra cintola, il presule, accompagnato dal sindaco Roberto Cenni che ha preso parte al rito, l’ha mostra per tre volte prima all’interno del duomo, dalla Loggia del Ghirlandaio, poi all’esterno dal Pulpito di Donatello, per poi procedere alla benedizione impartita alle centinaia di persone presenti sia in cattedrale che in piazza.
Anche quest’anno sono stati tanti i pratesi che hanno assistito alla tradizionale ostensione del sacro cingolo mariano nella sera di ferragosto, a conferma di una città che negli ultimi anni ad agosto si svuota sempre meno. Quella di S. Maria è la terza «mostra» della Sacra Cintola nel corso dell’anno e fa in qualche modo da preludio alla festa della città – l’8 settembre, Natività di Maria – la ricorrenza in cui da tempo immemorabile i pratesi onorano particolarmente la loro reliquia, simbolo al contempo ecclesiale e civile. L’appuntamento con il rito solenne è iniziato nel pomoreggio con la recita del rosario, a cui è seguito il canto solenne dei vespri. Poi il Vescovo Mons. Gastone Simoni si è recato nella Cappella per estrarre la reliquia dal cofano dell’altare che la conserva gelosamente. Estratta la sacra cintola, il presule, accompagnato dal sindaco Roberto Cenni che ha preso parte al rito, l’ha mostra per tre volte prima all’interno del duomo, dalla Loggia del Ghirlandaio, poi all’esterno dal Pulpito di Donatello, per poi procedere alla benedizione impartita alle centinaia di persone presenti sia in cattedrale che in piazza.