Rivolta di Iolo contro il presunto pedofilo. Denunciati in 17
Volevano farsi giustizia da soli, ma hanno ottenuto solo la denuncia. Si sono risolti così i fatti dello scorso 29 giugno quando in via Andrea da Quarata a Iolo una folla inferocita di circa 50 persone aveva cercato di linciare un uomo accusato di essere un pedofilo. Il presunto colpevole, allontanato dalle forze dell’ordine si trova ora in un posto sicuro. Peraltro il fascicolo delle indagini per accertare la sua colpevolezza proprio oggi è passato alla competenza della procura di Prato che, dopo essersi pronunciata su coloro che volevano farsi giustizia da soli, dovrà accertare anche la colpevolezza o l’innocenza del presunto orco. Per la sommossa sono stati denunciati in 17, tutti residenti della zona, alcuni dei quali parenti della presunta vittima delle violenze. Uno è minorenne. I capi d’accusa vanno dalla resistenza a pubblico ufficiale al porto di oggetti pericolosi, dalle tentate lesioni gravissime al danneggiamento pluriaggravato. Dopo aver cercato di sfondare la porta dell’abitazione del presunto pedofilo la folla inferocita aveva provato in tutti i modi a mettere le mani sull’uomo, dando vita ad ore di caos, confusione, fiamme e violenze da guerriglia urbana mai viste a Prato. Nella bolgia di via Andrea Da Quarata sono rimasti feriti 6 poliziotti. La ricerca dell’orco è poi proseguita tramite internet, con una vera e propria caccia all’uomo. “Scena da Far Wes mai viste – hanno detto gli inquirenti – i cittadini devono capire che non possono farsi giustizia da soli. Abbiamo sventato un tentativo di giustizia sommaria”