E’ stato presentato questa mattina in Tribunale il concordato fallimentare della Btp. Un concordato che a fronte di oltre 830 milioni di debiti prevede di ricavare 500 milioni, di cui circa 270 dall’accordo con Impresa spa e i restanti dalla valorizzazione dell’attivo patrimoniale (cessione dei beni, partecipazioni e crediti verso altre società del gruppo Bf). Il concordato presentato dal liquidatore di Btp, il geometra Armando Vanni con la consulenza del professor Alberto Picciau, prevede 8 classi di creditori. I privilegiati – dipendenti, professionisti, enti previdenziali e quelli che la legge definisce come artigiani – riceveranno il 100% dei crediti vantati ovvero 93 milioni, compresi i 30 milioni del prestito ponte delle banche, che ha consentito il proseguimento dei lavori negli appalti pubblici e la stipula dell’accordo quadro con Impresa. Ai creditori chirografari – fra cui la gran parte delle ditte fornitrici e le banche per i crediti residui, in tutto 468 milioni vantati – sarà proposto un concordato al 34%. Una cifra lontana dal 50%, ritenuta dalla Cna la soglia minima “accettabile” dal concordato. Proprio la Cna, che nelle scorse settimane aveva raccolto il grido d’allarme dell’indotto Btp, sarà ricevuta lunedi prossimo dal presidente del Tribunale Genovese, alla vigilia della nuova udienza fissata per Btp.