Un operaio cinese di 39 anni è stato ucciso con una coltellata alla gola questa mattina, attorno alle 11, in un capannone di via Pistoiese. Alla base del delitto ci sarebbe una lite con un connazionale. All’interno dello stabile ci sono sei ditte di confezioni; l’accoltellamento è avvenuto nel laboratorio al primo piano al termine di una lite che ha avuto alcuni testimoni, fra cui la moglie della vittima. Al momento dell’arrivo dei militari, qualcuno stava pulendo le tracce di sangue nella fabbrica e il cadavere era stato trascinato con un telo per strada. L’omicida era fuggito a piedi. I carabinieri hanno setacciato la zona con una caccia all’uomo che ha impiegato anche gli elicotteri dell’Arma. Un sospettato è stato fermato e interrogato a lungo in serata. Sul posto sono intervenuti gli uomini della scientifica che hanno effettuato i rilievi, prelevato campioni biologici dalla vittima e repertato alcuni oggetti, tra cui due coltelli, possibili armi del delitto. Il traffico su via Pistoiese è rimasto chiuso per circa quattro ore, fino a che la salma è stata lasciata libera dal magistrato e recuperata dalla Misericordia di Prato.
E’ questo il secondo omicidio a Chinatown in pochi mesi dopo quello, tuttora irrisolto, di una prostituta cinese uccisa nel gennaio scorso in un appartamento di via Chiti, a poche centinaia di metri da qui.
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