Omicidio-suicidio; una lotta all’arma bianca fra fidanzati, o un duplice delitto compiuto da una terza persona. Tutte le ipotesi sono aperte per il caso dei due giovani, trovati morti stamani attorno alle 11 al primo piano di questo appartamento di via Ariosto. Sara Baldi, 23enne pratese e il convivente, Imad Merouane, 28enne di origine marocchina, sono stati trovati esanimi a poca distanza uno dall’altro, in un lago di sangue, ai piedi di un materasso posato a terra in soggiorno. A fare la tragica scoperta il padre di lei, che stamani era passato a prendere la figlia, per accompagnarla a lavoro. Secondo un primo esame esterno delle salme, il delitto è avvenuto la notte scorsa. Accanto ai cadaveri sono stati trovati un coltello da cucina e un coltello a serramanico.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, assieme ai magistrati Pieri e Paolini, il medico legale Albertacci e un’ambulanza della Pubblica Assistenza L’Avvenire. La sezione scientifica dell’Arma ha compiuto un lungo sopralluogo per rilevare le tracce di sangue, presenti in quasi tutto l’appartamento, fin sugli stipiti delle finestre e sul soffitto. Uno scenario complesso che servirà a capire la dinamica dei fatti, tuttora incerta. Le tesi dell’omicidio-suicidio e quella di uno scontro mortale all’arma bianca fra i due fidanzati non è pienamente compatibile con le ferite dei due giovani. Lei accoltellata al torace; lui con il viso fracassato e affettato con una lama: lesioni gravi, difficilmente riconducibili ad una donna.
A prendere corpo è l’ipotesi di una terza persona che possa aver ucciso i due fidanzati, anche se sulla porta non ci sono segni di effrazione. Nell’appartamento è stata trovata una valigia semidisfatta; la stanza messa a soqquadro con indumenti gettati a terra. Gli inquirenti scavano ora nella vita privata della coppia; il giovane marocchino avrebbe un piccolo precedente per droga.Domani mattina sarà effettuata l’autopsia che dovrà stabilire la dinamica e le cause della morte dei due.
Nello stesso edificio di via Ariosto, nel luglio del 2006, si verificò un altro omicidio a seguito di una lite tra coniugi. Laura Goti, pratese che all’epoca aveva 37 anni, sparò con una pistola all’ex marito Andrea Marini, 38, ferendolo alla testa e al torace e causandone la morte. L’episodio avvenne al secondo piano dello stabile, mentre oggi i cadaveri dei due fidanzati sono stati scoperti in un appartamento al primo piano.