La crisi nera dell’edilizia. Dopo la Btp, anche la Grassi a concordato
Alla vigilia della presentazione del concordato fallimentare della Baldassini-Tognozzi-Pontello, un’altra azienda storica dell’edilizia pratese (che peraltro nei confronti di Btp vanta un credito di 1,5 milioni di euro) è costretto ad arrendersi alla crisi. Anche la Grassi ha infatti presentato nei giorni scorsi al tribunale di Prato la richiesta di concordato. Oggi, nell’azienda di Baciacavallo, i sindacato hanno illustrato la situazione ai 65 dipendenti. La famiglia Grassi ha fatto confluire tutte le società del gruppo (con i passivi per 22 milioni di euro verso fornitori e dipendenti, e gli attivi con i crediti non riscossi, gli immobili e le attrezzature) in un’unica società: una snc, di cui i soci rispondono direttamente. L’intenzione da parte degli imprenditori è quella di pagare i creditori entro 60 giorni dall’omologa del concordato, per il quale nei prossimi giorni il Tribunale di Prato designerà un commissario.