A meno di una settimana dalla presentazione del concordato per la Btp, la Cna verificherà con un proprio pool di esperti la regolarità dell’accordo quadro che il commissario giudiziale Inzitari ha stretto con Impresa spa. Gli artigiani creditori di Btp vogliono vederci chiaro e lamentano la sproporzione che si potrebbe creare tra fornitori del ramo pubblico, i cui crediti sarebbero in gran parte pagati da Impresa, e quelli del ramo privato destinato appunto a concordato. Un concordato che dovrebbe aggirarsi intorno al 30%. Troppo poco per la Cna: “Per noi sarebbe ridicolo un concordato inferiore al 50%. Poi ogni azienda, evidentemente, ha libertà di scegliere. Ma al di sotto di questa cifra conviene riflettere” – afferma Anselmo Potenza. Nell’assemblea organizzata ieri dalla Cna, le aziende dell’indotto hanno lanciato l’allarme anche sulle ripercussioni che la crisi Btp avrà sulle cooperative, che nel complesso avrebbero un’esposizione complessiva di circa 30 milioni con la ditta di Calenzano. Molte di queste erano solite pagare i lavori cedendo a Btp alcuni appartamenti invenduti; un sistema che è stato bloccato dal commissario giudiziale.