Un rocambolesco inseguimento con sparatoria; due sospetti rapinatori che durante la fuga causano uno spettacolare incidente, e alla fine vengono arrestati per resistenza a pubblico ufficiale, ma risultano estranei al furto consumato poco prima al Macrolotto Uno. È stata una mattinata convulsa, con l’intervento della polizia stradale e delle volanti che nel pomeriggio hanno ricostruito l’accaduto. Attorno alle 12,30 una donna austriaca è stata derubata in via Calabria. Mentre attendeva in macchina che il figlio e un conoscente facessero acquisti in un pronto moda cinese,due malviventi, attraverso il finestrino aperto, le hanno sottratto la borsa contenente 800 euro, un anello d’oro, un cellulare e altri effetti personali. Quasi in contemporanea la polizia stradale, impegnata nei controlli anti-rapina sempre al Macrolotto, ha notato una macchina con la targa taroccata: una cifra era sostituita da un’altra utilizzando del nastro adesivo. L’automobilista, con a bordo un complice, ha finto di fermarsi al controllo e ha accelerato, imboccando contromano due rotonde a tutta velocità, per poi dirigersi verso via Cava. Inseguita dalla polizia, l’auto si è schiantata all’imbocco con via del Purgatorio contro un’altra vettura, il cui conducente è rimasto fortunatamente illeso. I due fuggitivi si sono dati alla fuga a piedi nei campi e nel vicino cantiere, inseguiti da due agenti della stradale, che hanno esploso in aria alcuni colpi di pistola. Alla fine, grazie anche all’elicottero fatto levare in volo per perlustrare la zona, e all’intervento di altre volanti, i due fuggitivi sono stati bloccati, ma sono poi risultati estranei al furto. Agli agenti hanno detto di aver compiuto una truffa ad un cinese, vendendogli un pacco di sale al posto di un cellulare e di essere fuggiti per questo. L’auto su cui viaggiavano era stata presa a noleggio e la targa era stata modificata. In attesa dell’eventuale denuncia per la truffa, che potrà essere fatta a querela di parte, i due sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale.
