In arrivo altri 8 profughi. Saranno accolti nella canonica di Sofignano
Altri profughi in arrivo sul territorio pratese. Si tratta di un piccolo gruppo di richiedenti asilo, sbarcati nelle ultime settimane a Lampedusa e provenienti dalla Libia, che con molta probabilità arriveranno venerdì 3 giugno.
La comunicazione, con richiesta di disponibilità, è arrivata alla Provincia di Prato dal coordinamento della Protezione civile della Regione Toscana e dalla Prefettura di Firenze a cui è affidato il coordinamento della presenza dei profughi in Toscana.
Il piccolo gruppo, formato da otto persone, verrà ospitato nella canonica di Sofignano nel Comune di Vaiano, struttura di proprietà della Diocesi di Prato.
La Diocesi conferma la propria disponibilità e mette dunque a disposizione la casa parrocchiale di Sofignano. L’accoglienza è a cura della parrocchia di San Salvatore a Vaiano, il cui parroco, don Carlo Bergamaschi è amministratore parrocchiale della chiesa dei Santi Vito e Modesto a Sofignano. A supporto della parrocchia vaianese ci saranno gli operatori dell’Opera Santa Rita, ente che già si sta occupando dell’ospitalità dei 14 profughi presso la casa Madonna della Tenerezza di Cerreto nel Comune di Prato.
Come detto il gruppetto dei nuovi arrivi è formato da otto persone, tante quante possono essere accolte nella canonica di Sofignano. La scelta di ospitare tale numero è pensata in modo da favorire tra gli ospiti una semplice e serena convivenza e perché il loro arrivo non abbia un impatto problematico con la realtà dove saranno inseriti.
«Ci prepariamo ad accogliere queste persone con senso di responsabilità per la situazione di emergenza che sta vivendo l’Italia ma anche con la convinzione che chi amministra per primo deve dare testimonianza di umanità concreta e di riconoscimento della dignità dell’uomo», sottolinea il presidente della Provincia Lamberto Gestri. «La comunità pratese riesce a dare accoglienza a queste persone grazie alla collaborazione generosa di tanti, a partire dal Comune di Vaiano, della diocesi di Prato e della Fondazione Opera Santa Rita. Questo deve essere motivo di orgoglio per tutti i pratesi», mette in evidenza l’assessore alle Politiche sociali, Loredana Ferrara.