Il cadavere di un uomo è stato trovato stamani attorno alle 7,30 sul tetto dell’ex parcheggio sotterraneo di Pratilia, a qualche centinaio di metri dall’ingresso del parco giochi Giocolandia. Il corpo ha vistose ferite al volto, con il naso rotto e l’occhio sinistro tumefatto, e alla nuca. A vederlo, oltre la rete di recinzione, sono stati alcuni operai che si occupavano delle affissioni pubbliche in via Franklin. L’uomo è un marocchino di 45 anni, Abdel Kebir. È stato identificato grazie ai documenti che aveva nel portafoglio, dove era presente denaro in contante, particolare che porterebbe ad escludere una rapina subita. A cinque metri dal cadavere i carabinieri hanno trovato un punteruolo, che potrebbe essere l’arma con cui il marocchino è stato colpito ad un occhio, dove è stata rilevata una ferita profonda. Tuttavia sia il punteruolo, sia un cacciavite trovato nella zona e repertato dai carabinieri, non presentano tracce di sangue. Un’altra ferita importante è visibile alla nuca, e la vittima potrebbe essersela procurata cadendo contro una colonna delle prese d’aria del posteggio sotterraneo. Altre tracce di sangue sono state trovate a una decina di metri di distanza, segno di una possibile colluttazione. Attorno al cadavere non c’era molto sangue, particolare che farebbe ipotizzare che il marocchino non sia stato ucciso sul posto. Inoltre, alcune ferite “di striscio” sul resto del corpo fanno ipotizzare un trascinamento del cadavere. Quando è stato trovato, la vittima indossava un paio di pantaloni, una maglietta e un paio di ciabatte. Abdel Kebir, originario di Beni Mellal, aveva un permesso di soggiorno scaduto, con residenza a Ferrara. Accertamenti sono ora in corso da parte dei carabinieri per individuare quali relazioni avesse in città. Importante ai fini delle indagini, sarà stabilire con chiarezza la causa e l’orario del decesso, avvenuto probabilmente alle prime ore del mattino, poche ore prima della scoperta. L’autopsia, che sarà disposta nelle prossime ore, verrà probabilmente effettuata domenica. Al momento non ci sono testimoni, nè risultano telecamere in zona che possano aver filmato l’accaduto.