Crisi Fineschi Mercedes: a rischio 52 posti
di lavoro fra Prato e Calenzano

Da decenni il nome Fineschi è sinonimo a Prato e in Toscana della vendita di automobili a marchio Mercedes Benz. Un connubio che sembrerebbe terminato nelle scorse settimane per volere della azienda tedesca produttrice di automobili d’alta qualità, viste le difficoltà economiche attraversate dalla concessionaria pratese. Il bilancio al 31 dicembre 2010 d’altronde non lascia adito a dubbi: la perdita di esercizio è di circa 9 milioni di euro, intaccando quasi completamente il capitale sociale. Una crisi evidente che ha portato in questi giorni alla messa in liquidazione della società per azioni e costretto alla cassa integrazione in deroga a zero ore, almeno per tre mesi, i sette dipendenti della sede centrale di via del Lazzeretto. La speranza per i lavoratori è quella poi di passare alla cassa integrazione straordinaria, garantendo così almeno un anno di stipendi. Ancora da capire con precisione invece il futuro della filiale di Calenzano che si occupa di assistenza per le automobili. I dipendenti coinvolti in questo caso sono 45 e per loro è già stata fatta domanda di cassa integrazione a rotazione per sei mesi e per il 50% del monte ore complessivo. Le prospettive per i lavoratori della sede fiorentina sembrano però migliori: sul tavolo del liquidatore Paolo Zinni infatti a breve ci saranno due offerte che potrebbero garantire il ritorno a pieno regime dei lavori a partire da inizio 2012. Sulla vicenda il socio di maggioranza e amministratore unico Beatrice Fineschi, preferisce non esporsi, annunciando però secche smentite nel corso della prossima settimana quando racconterà tutta la sua verità sul futuro della concessionaria.