16 Giugno 2011

Arresto Valentini, l’accusa:
“E’ il ‘tangentaro’ della Valore”


In una telefonata con uno dei suoi soci, intercettata dagli inquirenti e pubblicata da stamani da La Nazione, si definisce “tangentaro”. “Se sto vendendo gli oggetti un motivo ci sarà” – dice. L’architetto Giovanni Valentini, presidente della Valore è da ieri agli arresti domiciliari. L’accusa è di corruzione. La stessa che vede coinvolti l’assessore comunale di Lucca e geometra Marco Chiari, il dirigente dell’urbanistica del comune di Lucca Maurizio Tani, l’architetto Ruggi e l’ingegner Ferro, tutti in carcere o agli arresti domiciliari.
Secondo l’inchiesta, grazie a tangenti e affidamenti di incarichi professionali, Valentini avrebbe ottenuto favori illeciti nell’iter urbanistico per due operazioni immobiliari che la Valore intendeva realizzare nel comune di Lucca. La prima è l’edificazione del parco di Sant’Anna, dove era previsto un nuovo quartiere da 200 appartamenti, negozi, centro commerciale e albergo. I terreni, di proprietà della Valore sono stati sequestrati, assieme a 18 milioni e 300 mila euro ritenuti profitto del reato. La seconda operazione imobiliare nel mirino degli inquirenti è il progetto di trasformazione dello stadio Porta Elisa in un parco dello sport”.
E proprio per il progetto di uno stadio, il Prato Plaza Stadium, la società Valore che ha sede e gran parte dei soci pratesi, è famosa in città. Nel maggio 2004 alla vigilia delle elezioni, fu presentato il progetto del nuovo stadio da 20 mila posti coperti con centro commerciale, albergo e varie strutture sportive, che la società voleva realizzare a Chiesanuova. Il progetto della Valore, che chiedeva in cambio al Comune di Prato la demolizione dello stadio Lungobisenzio e la costruzione al suo posto di palazzi, fu bocciato dall’ex sindaco Romagnoli. Da allora gli interessi nell’edilizia sportiva sono trasferiti a Lucca, dove la Valore fino all’altro ieri è stata proprietaria della società di calcio.
A Prato sono tuttavia numerosi gli immobili e le proprietà fondiarie della Valore. Fra i cantieri aperti ci sono quelli di via Filzi, dove al posto di ex capannoni stanno nascendo palazzi con abitazioni e negozi. E l’ex cementizia delle Macine il cui progetto di recupero e lottizzazione è ancora in discussione. Per lo più pratesi sono gli imprenditori, buona parte provenienti dal tessile, che hanno quote o società immobiliari partecipate nella Valore, una spa con 10,3 milioni di euro di capitale sociale: Franco Miliotti, della Milior, Carlo Carlesi e Antonio Cipriani, che sono anche consiglieri di amministrazione; Paolo Gori, Roberto Bini, Pietro Taddeucci, Alvaro Nesi e Ivo Vignali. Franco Miliotti al quotidiano La Nazione ha affermato che non c’è stato nulla di scorretto nel comportamento della società e che i lavori e i progetti in corso non subiranno interruzioni a causa dell’inchiesta giudiziaria.