Immigrazione, consiglio comunale straordinario Sui profughi la maggioranza va in ordine sparso
La vicenda dei 14 profughi giunti una settimana fa dalla Libia è stata al centro di un consiglio comunale straordinario convocato dal gruppo consiliare del Pdl. Molte le prese di posizioni e i distinguo anche all’interno della maggioranza. L’assessore Silli ha ripercorso la vicenda e ha ricordato il veto posto dal Comune, definendo una violenza politica quella orchestrata da Provincia e Regione all’amministrazione di centrodestra. Il consigliere Riccardo Bini di Futuro e libertà si è smarcato dalla maggioranza: “I profughi potevano essere accolti evitando ogni genere di strumentalizzazione. In questa vicenda, mi riconosco di più nelle posizioni di buon senso di alcuni esponenti del centrosinistra” – ha affermato. Il sindaco Cenni ha replicato che “non sono strumentali i numeri dell’immigrazione in città, né il peso dei 2000 sfratti pendenti al Tribunale di Prato, elementi che hanno determinato la posizione del Comune”.
“Sull’arrivo dei profughi – ha detto il capogruppo Pdl Roberto Baldi – sono state violate tre condizioni: la mancata adesione a una promessa già fatta; la difficoltà per la situazione immigratoria ed economico-sociale di Prato; la mancata comunicazione al sindaco”. Circa l’accoglienza Baldi ha rimarcato che si devono “far coesistere le ragioni della solidarietà con quella della sicurezza per rispetto alla dignità di chi è ospitante e di chi è ospitato”.
“Su questa vicenda è stato fatto un gran polverone – afferma il capogruppo Pd Massimo Carlesi – Stiamo parlando di 14 profughi che stanno fuggendo dalla guerra in Libia e che non hanno niente a che vedere con gli immigrati presenti in città, come ha voluto invece rappresentare l’assessore Silli in Consiglio comunale. Credo che sindaco e assessori dovrebbero abbassare i toni e cercare di lavorare per dare risposte ai problemi della città creando accordo e raccordo con la Provincia, la Regione e il Governo nazionale”
Antonio Longo, consigliere dell’Udc non è intervenuto nella vicenda, che – afferma “è stata strumentalizzata per una battaglia politica controproducente e irrilevante rispetto ai problemi della città”. Il capogruppo della Lega Nord Emilio Paradiso ha parlato di una “tempesta in un bicchier d’acqua” e sull’emergenza umanitaria del Nord Africa ha attaccato l’Europa.