Nuovo capitolo ieri della vicenda sulle assunzioni nelle partecipate. Nel corso della riunione della commissione speciale d’indagine, quando i commissari di maggioranza hanno chiesto i nomi degli assunti la Presidente Lia Vanni ha manifestato la propria contrarietà, in attesa del parere del Segretario Generale e del Garante della Privacy.
I commissari di maggioranza hanno allora chiesto che la decisione venisse messa ai voti. Il consigliere comunale dell’Idv Aurelio Donzella ha votato favorevolmente. “Non posso dare ai commissari di maggioranza questa soddisfazione di accusare l’opposizione ed anche il sottoscritto di “impedire le indagini” ha detto Donzella. La questione ha scatenato un botta e risposta.
”Volersi appellare ad ogni costo al garante della privacy per coprire le clientele e i nepotismi che hanno caratterizzato decenni di governo di sinistra in questa città non è un comportamento accettabile – ha dichiarato il consigliere comunale della Lega Leonardo Soldi – che si è detto disposto a firmare in prima persona la lettera alle partecipate, con la quale si richiede anche la lista dei nominativi, o a rivolgersi alla Procura della Repubblica per denunciare l’omissione di atto d’ufficio.
Secca la risposta del capogruppo del Pd in consiglio comunale, Massimo Carlesi.
“Soldi faccia quel che vuole – ha ribattuto Carlesi – vogliono spingere la presidente Vanni a chiedere la pubblicazione dei nomi per un motivo preciso: non vogliono assumersi la responsabilità dell’uso che dovesse essere fatto dei nomi stessi – ha aggiunto Carlesi – per il quale nella delibera che istituisce la commissione si parla di indagini sugli organici e sui metodi d’assunzione; non certo di nomi. Chiusura del presidente del consiglio comunale Maurizio Bettazzi.
“Dovrà verificarsi in tempi brevissimi una netta e precisa presa di posizione su questo tema, perché non è tollerabile che esista una commissione che, seppur investita dei poteri del consiglio, funzioni a scartamento ridotto” ha detto Bettazzi.