E’ stata inviata ieri al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, la lettera dei presidenti dei Consigli comunali di Prato, Sesto, Campi, Calenzano e Signa per chiedere un’inversione di marcia sui vincoli che verrebbero imposti ai territori con l’approvazione della variante al PIT (Piano di indirizzo territoriale). L’appello è promosso e sottoscritto dai presidenti Maurizio Bettazzi del Consiglio comunale di Prato, Andrea Giorgetti di Sesto fiorentino, Alessandro Tesi di Campi Bisenzio, Lara Burberi di Calenzano e Domenico Zaccaria di Signa.
«Contraddicendo lo spirito collaborativo richiesto ai Comuni, – si legge nella missiva – la Giunta regionale ha completamente vanificato la fase partecipativa, ponendosi in aperto contrasto con i fondamentali principi amministrativi in materia di governo del territorio. Si configura, di fatto, il rischio di affermare un pericoloso accentramento regionale nella gestione del governo del territorio, ponendo pesanti vincoli destinati a bloccare ed impedire qualsiasi sviluppo urbanistico ed economico, in danno alle Amministrazioni comunali, dei cittadini e delle imprese residenti».
«Ci preme tutelare le prerogative e le funzioni che appartengono ai Comuni contro ogni tentativo di delegittimazione istituzionale – sottolinea il presidente del Consiglio comunale di Prato, Maurizio Bettazzi – Non si tratta certo di contrapposizioni ideologiche, come qualcuno ha detto recentemente, ma anzi di un’azione bipartisan che, come si vede, va al di là dei confini politici per un obiettivo comune: chiedere attenzione verso il territorio della piana e fare una ferma opposizione alle prevaricazioni, che senza alcun fondamento normativo, vogliono esautorare le Amministrazioni comunali delle loro funzioni rispondendo ad una visione ideologica imposta dall’assessore regionale Anna Marson che il presidente Rossi è chiamato a fermare».