Azioni congiunte di prevenzione e contrasto alle varie forme di discriminazione attraverso la promozione e la difesa dei diritti di cittadinanza e il coinvolgimento delle istituzioni e delle associazioni che garantiranno l’assistenza alle vittime. E’ questo l’intento dell’accordo Provincia e UNAR (l’ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali che ha sede presso il dipartimento Pari opportunità della Presidenza del Consiglio) hanno firmato questa mattina a palazzo Buonamici.
L’assessore alle Politiche sociali della Provincia Loredana Ferrara, il direttore generale di UNAR Massimiliano Monnanni e il responsabile di UNAR in Toscana Matteo Dottorini, hanno presentato l’intesa, che apre una collaborazione con le associazioni del terzo settore per costruire un tessuto connettivo tra istituzioni, società civile e cittadini in grado di contrastare, con sempre maggiore efficacia, tutti i fenomeni di discriminazione.
“Sono convinta che a Prato ci sia molto da lavorare sul fronte delle discriminazioni e in qualche caso di vere e proprie persecuzioni – ha detto l’assessore Ferrara – Il rapporto stretto con l’UNAR ci permetterà di programmare l’azione di prevenzione e monitoraggio, perché una società multietnica come la nostra ha bisogno di grande attenzione. Dobbiamo evitare che l’eccezionale presenza straniera (ormai sono 114 le etnie presenti) e la crisi di sistema facciano scivolare la nostra comunità in una autodifesa che rischia di diventare lesiva delle dignità degli altri”.
Mannonni ha invece illustrato il complesso lavoro dell’UNAR che in queste settimane ha già firmato accordi con le Province di Pistoia (l’unica ad avere già un centro antidiscriminazione), Pisa e Firenze e fra pochi giorni firmerà anche con Siena. L’accordo, di durata triennale, dovrà promuovere sull’intero territorio provinciale una concreta attività di prevenzione, implementando la sensibilizzazione verso la cultura della tolleranza. Provincia e UNAR avranno il compito di armonizzare gli interventi e di promuovere campagne formative ed informative, nonché concrete azioni sul territorio in risposta anche a specifiche richieste d’intervento. In particolare saranno garantite la tutela legale delle vittime e l’informazione, ma è previsto anche il monitoraggio dei media locali, compreso il mondo on line e quello dei social network. “A noi anzitutto interessa innalzare la tutela nei riguardi di ogni tipo di discriminazione – ha aggiunto Mannonni – E i primi frutti già si vedono: le segnalazioni e soprattutto le testimonianze sono in crescita. Ormai una istruttoria su cinque viene aperta sulla base di testimonianze e nell’80% dei casi il testimone è italiano”.
Fra le iniziative proposte dall’accordo la settimana contro la violenza nelle scuole e quella contro il razzismo, indirizzate principalmente al mondo giovanile e a quello sportivo. La Provincia naturalmente istituirà il centro antidiscriminazione, che farà parte della nascente rete nazionale di osservatori e centri territoriali per la rilevazione e la presa in carico dei fenomeni di discriminazione. Il centro avrà compiti di monitoraggio, informazione e tutela nei confronti delle persone vittime di discriminazioni e coordinerà la rete territoriale di sportelli e di associazioni di settore già operanti sul territorio. L’attività comprenderà anche la raccolta, elaborazione e analisi dei dati attraverso gli strumenti già in possesso dell’Osservatorio sociale della Provincia e la messa in rete con il sistema informatico del Contact Center dell’UNAR. L’intesa offre la possibilità di accedere alle risorse economiche messe a disposizione dal progetto “Reti territoriali contro le discriminazioni razziali” promosso da UNAR e cofinanziato dal Ministero dell’Interno e dal Programma europeo per l’integrazione dei cittadini provenienti dai paesi terzi. Nello svolgimento delle attività saranno coinvolte parti sociali e figure istituzionali quali difensori civici, consigliera di parità, URP, giudici di pace, patronati, centri antiviolenza, associazioni di migranti e di tutela dei diritti. Per rivolgersi all’UNAR si può utilizzare il numero verde 800901010 o il sito internet www.unar.it, che offre informazioni ma raccoglie anche le segnalazioni.