Incarichi senza bando e costi alle stelle, le anomalie del Creaf (guarda il video)
Affidamento diretto di incarichi professionali per centinaia di migliaia di euro senza bandi pubblici; costi di realizzazione lievitati del 30%, da 17 fino a 22 milioni di euro; una ri-datazione sospetta nell’atto di pubblicazione dell’avviso esplorativo per la ricerca dell’immobile. Sono alcune delle anomalie riscontrate dalla Commissione provinciale di controllo sul Creaf, il Centro di ricerca e alta formazione, società partecipata dalla Provincia di Prato. Il progetto di fare nell’ex lanificio Olmi di via Galcianese un laboratorio di ricerca sul tessile, dopo nove anni di gestazione è ancora allo stato di ristrutturazione dell’immobile, con il collaudo del primo lotto tuttora in corso. Adesso, dopo un lavoro di ricognizione durato sei mesi, la commissione di controllo della Provincia, presieduta da Riccardo Bini (Fli) e composta da due consiglieri Pd, uno del Pdl e uno di Idv, ha approvato all’unanimità un documento che invita il presidente Gestri e il collegio dei revisori a verificare la regolarità delle procedure adottate nelle scorse amministrazioni dalla Provincia, al fine di salvaguardare gli interessi dell’Ente. Una conclusione che potrebbe preludere a un esposto alla Corte dei Conti da parte dei partiti di opposizione. Nel mirino della Commissione sono finiti gli affidamenti diretti, “in virtù di opinabili urgenze, di incarichi professionali di notevole importo senza adire ai necessari bandi pubblici”. Fra questi, negli anni di avvio del Creaf, l’incarico da 405 mila euro per la progettazione allo studio tecnico associato Gestri&Ballerini, di Mario Gestri, presidente del Collegio dei Geometri di Prato e Francesco Ballerini, architetto, figlio dell’assessore comunale al bilancio Adriano Ballerini. Altro affidamento diretto è quello per la direzione dei lavori, da 590 mila euro, all’ingegner Gaddi di Roma.
I dubbi riguardano anche l’individuazione dell’immobile, che la Provincia ha acquistato nel 2006 per 8 milioni e 450 mila euro dalla società Viscotex (che, a sua volta, l’aveva rilevato due anni prima per una cifra intorno ai 5 milioni di euro). Il bando esplorativo del 14 febbraio 2003 per la ricerca dello stabile è stato successivamente post-datato con una determina dirigenziale il 2 ottobre 2003. “Ciò contrasta con la scadenza del bando (antecedente alla determina), con la proposta Viscotex arrivata precedentemente, e con i verbali di esamina delle proposte” – si legge nel documento approvato dalla Commissione di controllo.
Contestato anche il meccanismo dei prestiti con anticipi della Provincia nei confronti di Creaf. Un sistema che negli anni ha visto erogati 5,9 milioni, che la società partecipata avrebbe dovuto restituire entro il 2010 e che, a decorrere dal 1 gennaio 2011, saranno gravate di una mora di 500 euro al giorno nei confronti della Provincia.