15 Aprile 2011

Dalla Cina a Prato 10 mila rosari falsi con il volto del papa


Erano diretti a Prato i 10.080 rosari contraffatti, prodotti in Cina, sequestrati dalla Guardia di finanza e dalla Dogana nel porto di Ancona. I rosari profumati, riportanti l’immagine di papa Benedetto XVI e la scritta “Italy Rome”, viaggiava a bordo di un container di abiti, prodotti in plastica e altro materiale proveniente dalla Cina. Secondo le prime indagini, i rosari sarebbero finiti nelle bancarelle di Roma, in vista dell’afflusso di pellegrini a Pasqua e per i festeggiamenti del primo maggio per la beatificazione di papa Giovanni Paolo secondo. Il destinatario del container è stato denunciato: la legge punisce infatti la commercializzazione in Italia con marchi mendaci di un prodotto fabbricato all’estero, anche se per conto di un’azienda nazionale.