Gastronomia, arredi, giochi e curiosità da ogni parte dell’Europa ma anche dall’Asia, dalle Americhe, dall’Africa. Si terrà dal 15 al 17 aprile nel centro storico di Prato “Mondo in piazza”, il primo mercato internazionale Fiva Confcommercio (Federazione italiana venditori ambulanti). Piazze e vie riempite da sapori più o meno lontani: dalla gastronomia tailandese agli odori provenienti dal Marocco, dall’Ecuador, dal Senegal. Il grosso viene però dall’Europa, con la cucina mitteleuropea in posizione di privilegio. Da Salisburgo infatti un trio di esperti del palato offrirà specialità tradizionali tirolesi e austriache: canederli e speck affumicato, salsicciotti, torta sacher, i deliziosi brezen, il pane tipico del Tirolo, normalmente salato ma anche ricoperto di cioccolato o ripieno di mele.
Per appetiti più robusti, invece, sembra fatto apposta il grill gigante del tedesco Andrè Schakaleski, direttamente dalla Baviera. Tutto sarà maxi: wurstel anche da mezzo chilo, spiedini di mezzo metro, colossali stinchi di maiale da portare via con 10 euro, carne della Turingia aromatizzata alla birra scura, gli immancabili sauerkraut.
Per chi preferisce la tequila e le atmosfere del selvaggio ovest americano, la ristorazione di Westland è l’ideale: carne argentina alla griglia, fagioli messicani, tacos & tortillas.
Ai gusti più delicati ci pensano le spezie provenzali, profumatissime e coloratissime. E in quanto a gusto brilla la paella dello stand di Juan Solbas, catalano di Barcellona: riso condito con carne o con pesce, ma anche con tutt’e due e non manca l’attenzione ai vegetariani. Tutto preparato all’istante, sotto gli occhi dei visitatori, in grandi padelloni. E ancora: lo stand irlandese con il nero inconfondibile della birra Guinness per l’occasione da indossare anziché bere, in virtù di cappelli, bandane e t-shirt griffate dal noto marchio; e il banco di Tania e Svetlana, da Pietropurgo, con i loro richiestissimi cimeli sovietici.
“Mondo in piazza”, però, non è solo gastronomia. Per chi ama arredare la casa secondo il tradizionale e prestigioso stile british, il mercato presenta artistiche porcellane inglesi, prodotte come avveniva nell’Ottocento da un consorzio di artigiani dello Staffordshire. Piatti, vassoi, vasi, tazze di tutte le misure da prendere d’assalto: non di rado Jason Miller è tornato a casa senza nemmeno più una teiera.
C’è spazio anche per i bambini: uno stand di marionette e pupazzi di pezza ungheresi. Colorati, morbidi, rigorosamente a mano, più volte hanno stravinto, nelle varie fiere, il premio per il banco più originale. Eszter Meszaros, l’inventrice, ora ha affiancato alle sue creature alcuni Cd-Rom che illustrano i mille modi per giocare con loro.
Resta da dire che non saranno da meno gli operatori italiani, riuniti in una importante mostra mercato: grappa veneta e friulana, peperoncini di Calabria, pasticceria siciliana, salumi del Mugello, formaggi sardi, birra artigianale non pastorizzata, stampe d’epoca, complementi d’arredo, giochi di prestigio e tanto altro.