Intervento dell’assessore Ferrara su emergenza Libia e questione accoglienza
Martedì 29 marzo il presidente della Provincia e il sindaco di Prato sono stati convocati dalla Regione per discutere il Piano del ministero dell’Interno per l’emergenza profughi. La difficoltà di Prato ad accogliere adesso persone immigrate, anche se sono disperati che stanno fuggendo la miseria e la guerra, è cosa scontata. La Provincia di Prato su questa vicenda è stata chiara da subito: non possiamo impegnarci oltre, i pratesi stanno già dando molto sul fronte dell’accoglienza. Fin qui, mi sembra, siamo tutti d’accordo. Certo se qualcuno definisce Prato come Lampedusa non si può restare in silenzio. Ripeto con convinzione che certe espressioni e immagini della città sono operazioni di marketing negativo sul coraggio e l’orgoglio dei nostri imprenditori, che difendono il lavoro di Prato e portano la qualità delle loro produzioni nel mondo.
Ma torniamo all’emergenza. Da mercoledì sulla scrivania del presidente della Provincia e del sindaco di Prato c’è una lettera della Regione che parla molto chiaro ed è giusto che i pratesi ne siano al corrente. “Il ministero degli Interni ha in preparazione un piano per mettere in condizione il territorio di rispondere efficacemente ad una possibile emergenza profughi fino ad un numero di 50 mila persone a cui dare ospitalità – scrive l’assessore regionale Allocca – Si ipotizza , per quanto riguarda la Regione Toscana, un impegno tra le 3 e le 4 mila unità, secondo un criterio di ripartizione tra le Regioni in base alla popolazione residente. Tale piano si basa inizialmente su suggerimenti avanzati dalle Prefetture che riguardano in primo luogo la disponibilità di siti militari”. Non ci sono dubbi sul fatto che chi decide è in primo luogo il ministero degli Interni. Mi sembra l’ora di chiudere ogni polemica demagogica e strumentale.
Loredana Ferrara
Assessore alle Politiche sociali della Provincia di Prato