La lotta alla criminalità e all’usura passa anche dallo sportello della legalità e della sicurezza, presentato stamani a palazzo Buonamici. A firmare l’accordo la Fondazione Caponnetto, l’ex procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna, la Provincia e tutti i Comuni pratesi. Vigna ha parlato anche del pericolo mafia cinese, dopo che nei giorni scorsi il procuratore di Prato Tony aveva definito la criminalità cinese a Prato non classificabile come mafia. Il lavoro della Fondazione Caponnetto si articolerà con uno sportello, per così dire virtuale, che avrà sede in Provincia, ma sarà collegato attraverso un indirizzo mail (logistica@antoninocaponnetto.it) alla Fondazione e avrà diversi punti di ascolto e monitoraggio sul territorio. Prato è la seconda città in Italia, dopo Piacenza, ad adottare lo sportello. L’obiettivo dello sportello e del progetto è offrire ai cittadini e in particolare ai giovani azioni che valorizzino l’educazione alla convivenza civile ed ai principi di legalità in modo da costituire un contrasto serio, e anche un’azione di prevenzione, all’infiltrazione mafiosa nel territorio provinciale. Secondo i dati della fondazione Caponnetto in Toscana il giro di affari delle varie mafie è stimabile in 12-14 miliardi di euro annui. A Prato esisitono ramificazioni malavitose di origine siciliana, calabrese, campana, cinese e albanese. Lo sportello sarà particolarmente attivo nelle scuole, monitorerà la situazione del territorio provinciale riguardo ai fenomeni criminosi. Domani al Copernico il primo degli appuntamenti dedicati agli studenti.