Btp, accordo con dieci banche per far ripartire i cantieri
C’è uno spiraglio per il futuro della Baldassini Tognozzi Pontello, l’azienda di Calenzano fra le prime dieci ditte di costruzioni in Italia, gravata da debiti stimati in 900 milioni di euro e a rischio fallimento. In un incontro tenutosi oggi al Ministero del Lavoro, l’amministratore giudiziale Bruno Inzitari, nominato dal Tribunale di Prato per garantire il patrimonio aziendale e verificare la possibilità di un salvataggio dell’azienda, ha dato notizia dell’avvenuto accordo con 10 banche creditrici per un finanziamento immediato di 30 milioni di euro che consenta alla Btp di riavviare già da lunedi prossimo due dei cantieri fermi da alcune settimane: l’appalto della terza corsia sull’Autostrada del Sole e quello del Quadrilatero Marche-Umbria.
Fondamentale, in entrambi i casi, è garantire la continuità del lavoro per evitare la rescissione dei contratti, così come già avvenuto per l’appalto di Autostrade per l’Italia sulla Salerno-Reggio Calabria.
La situazione del gruppo con sede a Calenzano tiene con il fiato sospeso oltre 1000 dipendenti in tutta Italia, fra cui circa 600 fra Prato e Firenze, ma anche i fornitori: centinaia di aziende che rischiano di chiudere per via dei crediti non riscossi da Btp; una trentina di queste a Prato hanno indirizzato nei giorni scorsi una lettera ad amministrazioni locali e al presidente del Tribunale chiedendo di essere tutelate, al pari delle 54 banche grandi creditrici. I lavoratori Btp, intanto, hanno ricevuto in questi giorni un acconto di 500 euro per lo stipendio di febbraio, dopo la mancata riscossione del mese di gennaio.