Festa sì, ma si lavora. E’ questo il senso della nota che l’Unione Industriale pratese ha emesso riguardante la possibilità di rendere festivo il 17 marzo, giorno che celebra il 150esimo anniversario dell’unità d’Italia. “Ammontano a 2 milioni gli oneri diretti che le industrie pratesi si troverebbero a subire se il 17 marzo fosse riconosciuto come festività piena, quindi come giorno non lavorativo – scrive l’Uip – Si arriva a questa somma calcolando i costi complessivi (stipendio lordo e contributi) di una giornata lavorativa del personale delle imprese industriali pratesi: costi che rimangono a carico delle imprese nella loro interezza in caso di festività retribuita, quale sarebbe un eventuale 17 marzo festivo a tutti gli effetti”. L’Unione Industriale Pratese, quindi, in linea con Confindustria, invita a prendere in considerazione modalità diverse per commemorare e celebrare la ricorrenza.