Allungamento della filiera, emersione del lavoro irregolare; sostegno alle reti d’impresa, sviluppo del polo tecnologico e laboratorio di ricerca comune, perché no, con i cinesi. Sono i quattro punti politicamente più delicati su cui il presidente della giunta regionale toscana Enrico Rossi è pronto a lavorare da subito con Comune e Provincia di Prato, per trovare una visione condivisa e strategie chiare entro luglio. In virtù del protocollo firmato questa mattina che istituisce il Tavolo Istituzionale del Progetto Prato, Rossi ha promesso di mettersi al lavoro già dalla prossima settimana, in una riunione più ristretta con il sindaco di Prato Cenni e il presidente della Provincia Gestri, per stilare un elenco degli argomenti più urgenti e vedere di portare a casa un risultato concreto. Inoltre Rossi ha chiesto per la settimana prossima un incontro con il ministro dell’economia per parlare di Prato e del suo inserimento nelle aree di crisi, e ha ricordato l’ufficio con un dirigente presente stabilmente a Prato, con lo scopo di agevolare i rapporti. In primo piano l’economia.
Si è parlato anche di attrazione di investimenti, individuando aree con capannoni dismessi a prezzi competitivi. Sull’area Banci, la Regione è disposta a rifinanziare un nuovo progetto, valutando le proposte del Comune. Tra i primi impegni di Rossi c’è inoltre un tavolo tecnico per l’area di Gonfineti, definita Suggestiva e da salvaguardare in ogni modo. Interventi anche sulla mobilità: entro l’anno, in particolare dovrà essere risolta fatta una valutazione di fattibilità sia tecnica che economica di una linea di tramvia lungo la direttrice Prato-Castello-Firenze da realizzarsi anche tramite interventi di project finance. Poi le case popolari, su cui ancora Cenni aveva chiesto un salto di qualità. L’assessore Allocca, spiega Rossi, sta lavorando ad un protocollo per l’edilizia residenziale con province e comuni, finanziamenti che arriveranno, assicura rossi, anche a Prato. Sul Parco agricolo della Piana, Rossi non ha dubbi: è un polmone verde nel cuore della Toscana che deve essere salvaguardato per le future generazioni. Rossi molto chiaro anche sul capitolo sicurezza: la regione non è un bancomat – ha detto – aspettiamo di valutare un progetto. Infine l’aeroporto, per cui ancora sono al vaglio due soluzioni: l’allungamento della pista o la realizzazione della pista parallela. Ai cittadini dite – ha sottolineato Rossi – che c’è più inquinamento nei pressi di un centro commerciale che nei pressi di un aeroporto. E un buon sistema aeroportuale è garanzia di sviluppo per una regione”. Soddisfatti per l’attenzione data da Rossi a Prato e pronti a mettersi a lavoro per dare il via ai primi risultati entro luglio. Cenni e Gestri tirano le somme dopo le dichiarazioni di Rossi: in particolare dal sindaco parole di soddisfazione e la volontà di portare rapidamente a casa progetti concreti per la città. il sindaco ricorda inoltre l’esigenza di dare risposte urgenti a emergenze come quelle degli sfratti, per cui la Regione sta varando un protocollo che porterà finanziamenti a province e comuni. Da parte sua la provincia ha apprezzato l’impegno per Gonfienti: “Di più non ci si poteva apsettare dal presidente Rossi”, ha detto l’assessore Edoardo Nesi. Mentre sul protocollo firmato stamani il presidente Gestri ha sottolineato: “deve assolutamente aprire una fase nuova di relazioni tra Regione, Provincia e Comune di Prato”. Infine, tra i punti centrali del protocollo d’intesa firmato stamani c’è la valutazione di fattibilità tecnica ed economica per una linea di tramvia. Cenni si è dichiarato “perplesso dalla proposta, soprattutto per i tempi lunghissimi che richiederebbe la costruzione di una linea per la tramvia”.