L’Europa e la crisi del multiculturalismo saranno al centro de “La Piazza dei filosofi”, che sabato 5 febbraio riunirà al Teatro Metastasio filosofi, teorici e scrittori di livello internazionale per un confronto sul tema: “L’Unione Europea è morta?”. Una discussione di ampio respiro in una città come Prato, che rappresenta un interessante laboratorio di culture diverse, un contenitore di contraddizioni da cui sarà possibile costruire un’analisi sul futuro europeo.
Il forum si inserisce fra gli appuntamenti culturali organizzati dal Teatro Metastasio e tesi – come più volte ha sottolineato lo stesso sindaco Cenni – ad aprire il teatro alla città per renderlo centro motore della cultura locale e nazionale. I lavori saranno suddivisi in due sessioni, la prima dalle 16.30 alle 20, la seconda dalle 21 alle 23. Interverranno Tariq Alì, Gianni Vattimo, Andrej Nicolaidis, Predrag Matvejevic e Srecko Horvat, personaggi di primo piano della scena culturale europea, che con i loro interventi aperti al pubblico, cercheranno non solo di chiarire le polemiche ma, se possibile, di alimentare il dibattito sul tema della serata.
“A causa della crisi economica e finanziaria – afferma Umberto Cecchi, presidente del Teatro Metastasio e organizzatore dell’evento culturale – il populismo e le dottrine shock sono nuovamente in voga. Se vogliamo parafrasare una nota del cancelliere tedesco Angela Merkel, che ha recentemente affermato che il multiculturalismo tedesco ha “completamente fallito”, è il momento di porre una domanda ovvia solo in apparenza: L’Unione Europea è morta? Se il multiculturalismo è veramente morto e l’idea di Europa si basa sulla diversità e la differenza, allora il progetto di un’Europa unita non è realizzabile. Inoltre, dovremmo ricordare che l’Unione Europea di oggi è stata fondata come Comunità Economica Europea che aveva come obiettivo primario il raggiungimento di un mercato unificato e non si occupava certo dei diritti delle persone e dei lavoratori. Con la versione definitiva della Costituzione europea sono stati precisati molto più i diritti del libero mercato che non i doveri nei confronti dei lavoratori. In ultima analisi, non è la crisi del multiculturalismo anche una conseguenza della politica economica occidentale?”
L’assessore ai rapporti con l’Unione Europea, Giorgio Silli, sarà il moderatore dell’evento. “Parlare del futuro europeo con i più grandi filosofi del panorama internazionale – ha dichiarato – sarà per me motivo di grande soddisfazione, le tematiche affrontate sono di immediata attualità e sono certo che da questo incontro e da questo confronto potranno scaturire prospettive per lo sviluppo culturale europeo in tutti i suoi aspetti”.
Vattimo parlerà di “Socialismo o Europa?”, Tariq Ali affronterà il tema “Il cuore marcio d’Europa”, Predrag Matvejević “L’Europa e l’altra Europa”, Andrej Nikolaids ” Europocalypse – La crisi dell’Unione europea e la fine della politica nei Balcani”, Srećko Horvat ” Perché i populisti amano il kebab?”.