È pratese il giudice per le indagini preliminari che deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi. Cristina di Censo, 44 anni, gip del Tribunale di Milano, avrà sul tavolo, tra la fine di questa e l’inizio della prossima settimana, tutte le carte processuali inviate dalla Procura ambrosiana per il Caso Ruby: sarà la Di Censo a decidere, in base alle indagini preliminari e a termine di legge, se accogliere la richiesta di Ilda Bocassini di un rito immediato per il caso Ruby o se rendere gli atti alla Procura che poi, a sua volta in quel caso, dovrebbe optare, nei confronti del presidente del Consiglio, per il rito ordinario. Se la Di Censo accogliesse la richiesta del rito immediato indicandone anche la data, il presidente Berlusconi salterebbe l’udienza preliminare e andrebbe direttamente a giudizio in Tribunale.
Cristina Di Censo è nata a Piombino nel 1966 ma è cresciuta e ha studiato a Prato. Si è diplomata al Liceo Classico Francesco Cicognini e poi ha conseguito la laurea in giurisprudenza all’Università di Firenze. Dopo l’esito positivo del concorso, è entrata in Magistratura; assegnata inizialmente alla sede di Busto Arsizio è stata poi promossa, nel 2007, al Tribunale di Milano. Nella città ambrosiana si è sposata e risiede da anni, tenendosi sempre lontana dai riflettori.
Non è la prima volta che Cristina Di Censo si occupa delle vicende del Presidente del Consiglio. Fu lei a rinviare a giudizio Massimo Tartaglia, l’uomo che più di un anno fa aveva ferito al volto Berlusconi colpendolo con una statuetta del Duomo di Milano.