7 Gennaio 2011

Ultimi giorni per L’immagine ritrovata


Chiuderà domenica 9 gennaio la mostra L ’immagine ritrovata, che  ha riportato a Prato per la prima volta dopo secoli la Trinità dei Coniugi Datini, la monumentale e splendida pala che è l’unica a rappresentare la famiglia del mercante al completo: Francesco, la moglie Margherita e la figlia naturale Ginevra, inginocchiati ai piedi della Trinità. La mostra, che ha finora totalizzato oltre tremila visitatori, è stata realizzata nelle stanze del pian terreno del palazzo in cui Datini abitò e che oggi è sede dell’Archivio di Stato, in cui è conservato lo straordinario fondo documentario del mercante, e della Fondazione Casa Pia de’ Ceppi, a cui egli lasciò tutti i suoi averi perché fossero d’aiuto alle persone bisognose. Gli ambienti del palazzo, gli affreschi alle pareti, le opere hanno dato vita ad un’esposizione che ha fatto apprezzare la grandezza di Datini anche come committente di opere d’arte. “Nell’anno ricco di iniziative organizzate per il VI centenario della morte – ha commenta l’assessore alla cultura Anna Beltrame -, questa mostra è stata uno degli eventi più importanti, consentendo ai pratesi di ammirare di nuovo dopo sei secoli la Trinità”. Con la chiusura della mostra si concludono anche le celebrazioni per il VI centenario della morte di Datini. In questi mesi il Comune – per ricordare la figura del mercante – ha finanziato la pubblicazione di due prestigiosi volumi sul grande mercante – uno a cura dell’Istitiuto Datini, l’altro dell’Archivio di Stato e della Casa Pia dei Ceppi; ha organizzato numerose visite guidate ai luoghi datiniani; assieme alla Provincia ha promosso la conoscenza di Datini fra gli alunni delle scuole, con un libro pensato per i bambini e una caccia al tesoro nel cuore della città; ha favorito la conoscenza della straordinaria figura di Margherita, con lo spettacolo al Castello sull’epistolario dei coniugi Datini, messo in scena da Pamela Villoresi e Marcello Bartoli.