La mafia cinese esiste ed è ben radicata anche nel nostro paese, in particolar modo a Prato, città che vanta la comunità orientale più numerosa d’Italia. Lo testimonia l’operazione condotta tra sabato e domenica dai carabinieri pratesi – denominata Satana – che ha portato all’esecuzione di 19 misure cautelari in carcere, 16 delle quali eseguite, nei confronti di cittadini cinesi responsabili di associazione di stampo mafioso. La banda, di tipo verticistico, annoverava una cinquantina di elementi con un capo indiscusso e aveva costituito una rete criminale nella Chinatown pratese, prendendo pian piano possesso del territorio scalzando le bande rivali. Il sodalizio criminale imponeva il pizzo alle attività economiche dei connazionali scatenando azioni punitive in caso di mancato pagamento, ricorendo anche al sequestro di persona a scopo di estorsione, ma gestiva anche bische clandestine, concedendo ai giocatori prestiti a tasso di interesse altissimo. I reati contestati alla banda sono molteplici: rapina, estorsione, usura, sequestro di persona, spaccio di droga. La banda è responsabile anche del duplice omicidio di due componenti di una banda rivale, rei di aver attentato alla vita del capo dell’organizzazione.