Con la consegna della cappa e del «sarrocchino», la tradizionale veste nera del pellegrino, la Misericordia di Prato ha accolto sedici nuovi confratelli. In occasione della solennità dell’Immacolata Concezione, mercoledì 8 dicembre, l’Arciconfraternita ha vissuto in duomo, all’interno della messa festiva, il rito che segna l’ingresso ufficiale in quella che una volta era la Compagnia del pellegrino, poi Misericordia. Un momento di festa dunque per una associazione che sul territorio pratese, contando le 26 sezioni cosiddette «rurali», conta circa 50 mila iscritti. «Mantenete intatto lo spirito di servizio che da sempre vi anima – ha esortato il Vescovo di Prato mons. Gastone Simoni, portando i suoi saluti all’inizio della messa – e in questo ispiratevi sempre all’esempio di Maria». La celebrazione in duomo, iniziata al termine della processione della Brigata dei confratelli in cappa, partiti dall’oratorio di San Michele in via Convenevole, è stata concelebrata dal correttore don Silvano Vannucchi e dal vice correttore don Francesco Spagnesi. Alla cerimonia era presente il Magistrato della Misericordia, guidato dal proposto Luigi Biancalani. Ha presenziato l’assessore ai servizi sociali del Comune di Prato Dante Mondanelli.
Al termine della messa, presso la nuova sede operativa di via Galcianese, si sono tenute le premiazioni per i servizi svolti nel 2009. Inoltre è stata inaugurata e benedetta una nuova ambulanza. Ha concluso la giornata di festa un pranzo conviviale.