Un aumento costante, figlio della crisi che sta facendo sentire i suoi effetti a Prato soprattutto in questo anno, ma anche del crescente numero di separazioni. Sono infatti i problemi di lavoro, l’indebitamento eccessivo, le separazioni e i divorzi le cause principali delle “nuove povertà” e dell’aumento di italiani che usufruiscono dei servizi erogati dalla Caritas di Prato. La percentuale degli italiani che ogni anno si rivolgono per la prima volta alla Caritas pratese è passata dal 15% del 2007 al 21% del 2009 fino al 22%, percentuale stimata alla di fine del 2010. Resta invariato, invece, il numero complessivo degli utenti: 3.602 persone assistite nel 2007, 3.975 nel 2009 e altrettante nel 2010. Sul totale degli assistiti gli italiani nel 2009 rappresentavano il 25%, mentre per il 2010 la percentuale si attesterà intorno al 28%. Tra gli stranieri, nel 2009 il 44% era privo del permesso di soggiorno. I dati sono stati diffusi durante un incontro per illustrare il progetto ‘Sos Teniamoci’ ideato dalla delegazione Cesvot pratese per creare una rete tra le associazioni che si occupano di povertà e di consumo critico e consapevole. Negli ultimi tempi gli operatori Caritas stanno registrando la riduzione della capacità di sostegno delle famiglie per i problemi economici legati a difficoltà lavorative e un indebitamento incontrollato.