Questa mattina, intorno alle 8,45, un violento incendio si è sviluppato in vicolo dei Neroni, nei pressi di via Santa Trinita, fortunatamente senza provocare danni alle persone.
Per cause ancora da accertare, si è incendiato un appartamento situato al primo piano, abitato da cittadini cinesi. Il fuoco si è propagato velocemente producendo una grossa colonna di fumo nero visibile a grande distanza. Nel giro di pochi minuti la zona è stata messa sotto controllo dalla Polizia Municipale intervenuta sul posto con diverse pattuglie, mentre sopraggiungevano anche Carabinieri e Polizia di Stato. I Vigili del Fuoco hanno inviato sul posto una squadra di primo intervento seguita a ruota da altro personale con una grossa autobotte e l’autoscala.
Le operazioni di spegnimento, complicate dal poco spazio del luogo, sono andate avanti per circa un’ora; successivamente è stato proceduto alla bonifica interna ed alla verifica dell’agibilità del fabbricato da parte dei tecnici del Comune che hanno dichiarato sia l’inagibilità dell’appartamento in cui l’incendio ha avuto origine, che dei fabbricati contrassegnati dai numeri civici 10, 12 e 14.
L’incendio ha determinato la fuga di numerose persone di origine cinese dal locale sottostante, un magazzino deposito comunicante con via Carraia, in cui veniva svolta abusivamente la produzione di confezioni tessili dalla ditta «Confezione Adele», gestita dal quarantacinquenne cittadino cinese L.Y. , residente in una delle abitazioni attigue.
Sul posto è, quindi, intervenuta la squadra edilizia e contrasto al degrado urbano del Comando di piazza Macelli che ha immediatamente proceduto al sequestro amministrativo di tutti i macchinari presenti.
L’assessore alla Sicurezza urbana, Aldo Milone, lancia l’allarme sulla necessità dei controlli che finora hanno impedito che situazioni analoghe a quella di vicolo dei Neroni causassero delle stragi.
«Ogni giorno la Polizia municipale e il Nucleo interforze riscontrano situazioni ad altissimo rischio in laboratori, confezioni e abitazioni, con bombole di gas lasciate accanto a materiale infiammabile e a dormitori e cucine improvvisati in mezzo alle taglia e cuci – afferma Milone – L’incendio di stamani poteva causare praticamente l’esplosione di una bomba in pieno centro, con conseguenze tragiche. La comunità cinese che vive in città deve capire che non può più vivere in un simile stato di rischio igienico sanitario e di pericolo per l’incolumità pubblica».