Un flash mob in centro
contro tagli e riforme alla scuola


La protesta degli studenti e dei docenti contro le novità che toccano da vicino la scuola, fra tagli e riforma, assume i caratteri del flash mob, vale a dire dell’evento pressoché istantaneo, di breve durata, che nasce dal “basso”, attraverso un tam tam via web.
Il promotore (o i promotori) si firmano sul web col nome di “La beata ignoranza”, si presentano con la faccia di un asinello e lanciano l’appello a tutti per momenti separati di protesta fulminea in piazza del Comune, in via Mazzoni e in via Ricasoli. Le modalità sono spiegate nella pagina sull’evento apparsa da poche ore su Facebook, uno dei “luoghi virtuali” sui quali si prendono le adesioni.
Il flash mob pratese ha anche un nome “Scuola Stop!”, perché, si spiega, è “dedicato al ministro Gelmini che sta stoppando l’istruzioe (errore voluto o no?) italiana”.
Appuntamento, in ogni caso, per le 16,30 di sabato 23, in maniera tale da non fermare l’attività didattica.
“Partecipare è semplice”, spiegano ancora gli organizzatori. E riassumono punto per punto le modalità.

1. Ci troviamo entro le 16.15 nei pressi di piazza del Comune di Prato, camminando normalmente con in mano un libro scolastico di qualunque genere.

2. Entro le 16.25 coloro il cui cognome ha come iniziali la lettera compresa fra la A e la I si disporranno lungo VIA RICASOLI; chi ha come iniziale di cognome la lettera compresa fra la L e la Q si disporrà per PIAZZA DEL COMUNE; i restanti si disporranno lungo CORSO MAZZONI.

3.Alle 16.30 esatte La Beata Ignoranza Pratese farà un fischio.

4. In quel momento tutti i partecipanti simuleranno di leggere il proprio libro scolastico stando immobili per 3 minuti, come pietrificati fino a quando la Beata Ignoranza Pratese non si farà sentire con un altro fischio.

5. Infine tutti se ne andranno come se nulla fosse. (La Beata Ignoranza si Raccomanda: NIENTE APPLAUSI PER QUESTA DISASTROSA ISTRUZIONE)