Si è schiantato su tre auto in sosta, parcheggiate sul “lato Bisenzio” di viale Galilei, a causa di un colpo di sonno. Dall’incidente, avvenuto nella tarda mattinata di oggi, è tuttavia uscito illeso, grazie alla cintura di sicurezza e all’airbag. Protagonista un uomo di 52 anni, residente proprio nella zona di viale Galilei, che ha spiegato ai proprietari delle auto danneggiate, una delle quali in maniera seria, di essersi addormentato alla guida e di essersi risvegliato soltanto a causa del botto. Nessun segno di frenata sulla strada dimostra, tra l’altro, che l’automobilista ha completamente perso il controllo della vettura e neppure ha provato a riprenderlo. Come detto, di essersi addormentato lo ha ammesso lo stesso protagonista involontario di quello che poteva trasformarsi in un disastro, se l’auto avesse preso una traiettoria diversa, travolgendo pedoni e ciclisti. Il 52enne, presenti numerosi testimoni, è infatti parso stanchissimo ma per nulla sotto shock né sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcol.
Al volante di una Fiat Punto, l’uomo – che procedeva in direzione nord – ha perso il controllo del volante poco dopo la rotatoria tra il viale e il Ponte Datini. Fortuna ha voluto, tra l’altro, che la vettura non rimbalzasse in mezzo di strada o finisse sulle piste ciclabili, i marciapiedi o un vicinissimo passaggio pedonale. La macchina, infatti, ha colpito la parte posteriore sinistra di un’altra Fiat che, a sua volta, è finita, per la violenza dell’urto, per provocare un tamponamento a catena di auto in sosta e senza persone a bordo. Un caso davvero fortunato.
La Punto che ha provocato l’incidente, del resto, ha colpito una seconda volta l’altra vettura, finendo per apparire perfettamente parcheggiata all’interno delle linee che delimitano gli spazi di sosta.
Uscito nella primissima mattinata per un’escursione nei boschi, l’automobilista, vestito con tuta mimetica, non ha riportato danni fisici e, pur dolorante a causa dell’apertura dell’airbag che lo ha protetto, ha firmato i moduli di constatazione amichevole d’incidente. Segno che, dopo il primo shock, si è subito ripreso, tanto da non chiedere l’intervento dell’ambulanza o altri aiuti. Resta la scena di quattro auto seriamente danneggiate e portate via col carro attrezzi soltanto nel pomeriggio.
Vista l’ora, in molti hanno assistito alla scena e temuto il peggio. Da un lato, l’imprudenza (vale a dire mettersi alla guida stanchissimi) ha fatto rischiare di grosso l’automobilista, a due passi da casa. Segno che in certe condizioni di stanchezza il colpo di sonno è sempre in agguato e arriva senza che chi è al volante se ne renda conto. Dall’altro, essersi messo la cintura di sicurezza ha permesso allo stesso 52enne di non riportare fratture alle costole come talvolta capita in caso d’apertura dell’airbag: uno strumento che abbinato alle cinture salva la vita ma che da solo, specie quando sbatte sul volto delle persone, può provocare danni.