1 Ottobre 2010

Rubano camion e merce
5 italiani in manette


Cinque persone, due pratesi e tre napoletani, sono stati arrestati nella notte dai carabinieri della Tenenza di Montemurlo e dei colleghi di alcune località toscane per il furto di un grosso camion carico di beni di consumo a loro volta rubati. L’operazione, scaturita nel corso di un predisposto servizio di controllo nella zona industriale, ha consentito ai militari, che pur rischiando hanno seguito i ladri con discrezione e chiamato rinforzi in uniforme, di recuperare camion e merce rubati oltre ad arrestare il gruppetto di presunti responsabili, intercettati all’alba nella zona di Maliseti.
Tutto è iniziato nella tarda serata quando, i carabinieri di Montemurlo in servizio di prevenzione, hanno notato una motrice bianca parcheggiata in zona. I militari hanno aspettato con pazienza fino all’una di notte, quando due persone a bordo di una macchina hanno parcheggiato nei pressi del camion, sono saliti a bordo e sono partiti in direzione di Pistoia. Uno dei carabinieri ha subito riconosciuto una delle due persone perché controllato qualche giorno prima, mentre era a bordo di un’auto con un conoscente, ed entrambi, meridionali, avevano fornito agli stessi militari motivazioni poco attendibili sulla loro presenza a Montemurlo. Dopo il controllo, la pattuglia aveva riferito le sue perplessità ai superiori.
Episodio dei giorni passati a parte, i due uomini a bordo della motrice, seguita a debita distanza dai militari, hanno prima preso l’A11 e, poi, si sono recati, secondo una linea a ferro di cavallo, a Fucecchio, servendosi della FI-PI-LI, imboccata a Montopoli Val d’Arno. Un comportamento davvero strano, reso ancora più sospetto dall’incontro con altre persone, che li stavano aspettando a bordo di un furgone Fiat Doblò in località Capanne di Fucecchio, con le quali i due hanno scambiato qualche parola.
Camion e furgone si sono poi diretti alla ditta Mancini di Fucecchio e, considerata la strada percorsa e l’ora, l’osservazione da parte dei carabinieri di Montemurlo era diventata molto difficoltosa oltre che rischiosa. I militari hanno comunque individuato il classico “palo” che stava aspettando gli altri al di fuori del cancello d’ingresso della ditta, mentre gli altri, scavalcando la recinzione, si erano introdotti nel piazzale; in pochi minuti la banda aveva forzato il cancello d’ingresso e agganciato un rimorchio telonato alla motrice partita da Montemurlo.
I militari, capita in pieno la situazione e ormai in possesso dei giusti riscontri, hanno a quel punto chiesto aiuto a colleghi in unifome, per interrompere l’azione criminosa in atto. Da San Miniato è così giunta un’autoradio.
Motrice e rimorchio appena rubato sono stati intercettati in località Ponticelli, dove il conducende, scorto il carabiniere che gli stava intimando l’alt, ha rallentato di poco, abbandonando il veicolo e scappando nei campi con il tir ancora in movimento. Sulle sue tracce si sono portati subito i militari della Compagnia di San Miniato, mentre i loro colleghi della Tenenza di Montemurlo, coordinati dalla Centrale operativa del Comando provinciale di Prato, hanno intuito dove poter rintracciare, poco distante da dove i primi due componenti della banda erano partiti, tutti gli altri. In effetti, intorno alle 5, un furgone Fiat Doblò, con cinque persone a bordo, è stato fermato a Maliseti. Conducente e passeggeri sono subito stati riconosciuti dai militari che per tutta la notte gli erano stati, come si usa dire, alle calcagna. A riprova del fatto che fossero proprio loro gli autori del furto, c’è l’esito positivo della perquisizione: sul furgone sono stati rinvenuti vari attrezzi da scasso. Uno dei cinque aveva inoltre i pantaloni sporchi di fango e, con ogni evidenza, era colui che era scappato nel campo nei dintorni di Fucecchio.
Anche la motrice partita da Montemurlo, secondo quanto appurato dalla Compagnia di San Miniato, era stata rubata, un anno fa, in provincia di Napoli.
All’interno del rimorchio rubato a Fucecchio sono stati trovati diversi oggetti: borse, lampadari, calzature, generi alimentari, soprammobili in ceramica, per un valore di circa 60.000 euro. Tutto è stato riconsegnato al proprietario.
I cinque sono invece stati arrestati. A rispondere di ricettazione e di tentato furto in concorso saranno G.P., 32enne nato a Napoli, residente a Prato; G.M., 46enne nato a Caivano (NA) dove risiede; R.R., 60enne nato a Napoli e residente a Casoria (NA); V.L., 41enne nato a Napoli e residente a Casoria (NA); Z.A., 43enne nato a Prato dove vive.
Seguiranno ulteriori accertamenti per verificare l’eventuale coinvolgimento dei cinque soggetti, tre dei quali con numerosi precedenti specifici, in azioni della stessa natura.
I carabinieri, con legittima soddisfazione, sottolineano “sia stata premiante, in questa circostanza, l’attività di controllo del territorio svolta quotidianamente dalle pattuglie di militari che operano in strada che raccolgono preziose informazioni su quanto accade in zona”.

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