2 Ottobre 2010

Polizia scopre ambulatorio medico abusivo


Dottoressa abusiva, forse laureata in Cina ma senza poter esercitare la professione medica in Italia, dovrà rispondere della sua condotta all’autorità giudiziaria. Insospettiti dal via vai di donne cinesi, in un appartamento di via Curtatone 81, alcune persone hanno segnalato in via confidenziale la situazione sospetta alla polizia. Ed è stato alla fine la squadra della sezione amministativa della questura a entrare in azione, ieri, e a scoprire un ambulatorio abusivo gestito dalla donna.
L’operazione è scattata alle 13,30. I poliziotti, approfittando di un momento propizio, sono entrati nell’abitazione di via Curtatone e hanno accertato che un locale era stato adibito ad ambulatorio. In particolare, All’interno si accertava la presenza di un tavolino in plastica con numerosi certificati medici ed un armadio all’interno del quale era custodito un rilevante quantitativo di medicinali e prodotti sanitari. Nella stanza sono stati rinvenuti 3 presenti sacchi in plastica contenenti bottiglie di flebo, lacci emostatici residui di medicinali e siringhe utilizzate, oltre ad un lettino di fortuna usato per la visita dei pazienti.
Nel frattempo, gli agenti hanno identificato la donna, 38 anni e regolare in attesa di carta di soggiorno, che avrebbe gestito l’ambulatorio e due clienti della dottoressa, già denunciata nel 2008 per lo stesso reato. La donna ha spiegato, con l’ausilio di un interprete, di essere un medico nel proprio paese di origine, senza però dimostrare la sua abilitazione professionale, e di svolgere l’attività sanitaria nei confronti di parenti o amici suoi connazionali. Dalla questura si apprende inoltre che la dottoressa è già stata sottoposta a procedimento penale per esercizio abusivo della professione medica in seguito ad un intervento delle volanti del novembre 2008.
Sequestrato il materiale costituito da numerose confezioni di medicinali oltre che dagli oggetti sanitari scoperti subito dagli agenti.