Vanno forte i cibi biologici, tipici, tradizionali e con il marchio “agriqualità” nelle mense pubbliche della Toscana. Il bando emesso durante l’estate dalla Regione per la promozione di questi cibi e per l’educazione alimentare e l’aggiornamento professionale, che quest’anno aveva una dotazione di 700 mila euro, ha fatto registrare il “tutto esaurito” con la presentazione di 76 domande che sono state accolte e di altre 32 che sono giunte invece fuori termine.
“Questa misura – spiega l’assessore all’agricoltura della Regione, Gianni Salvadori – ha un duplice obiettivo. Il primo è quello di incrementare il consumo di cibi genuini, prodotti sul territorio, e di far conoscere e diffondere la qualità e la tipicit&a grave;, che in Toscana vantano livelli di eccellenza. Il secondo, che è direttamente collegato, è quello di dare un sostegno ai produttori locali, la cosiddetta “filiera corta”, e di dare un impulso all’innovazione. Siamo molto soddisfatti del risultato – conclude l’assessore – per la qualità e la quantità dei progetti presentati dai comuni toscani e per la sensibilità dimostrata. Ci dispiace di non aver avuto a disposizione più risorse, ma i tempi e la crisi non hanno permesso di fare di più, almeno per quest’anno.”
Fra i 76 progetti finanziati, alcuni (16) sono stati classificati come “progetti pilota”: riceveranno il 90% dell’importo totale di spesa del progetto. I rimanenti progetti riceveranno un contributo che va dal 20%, al 25% al 60% dell’importo a seconda della tipologia del progetto stesso (“scuola in fattoria”, “mensa toscana”; “orti scola stici”).
I progetti pilota sono quelli dei comuni di Terranuova Bracciolini, Sca ndicci, Bucine, Bagno a Ripoli, Castelnuovo Berardenga, Massarosa, Figline Valdarno, Quarrata, Vernio, Filattiera, San Giovanni d’Asso, Montemurlo.