Si è concluso in tarda mattinata l’incontro al Ministero della Giustizia che aveva all’ordine del giorno le necessità del Tribunale e della Procura della Repubblica di Prato. Alla riunione ha partecipato in prima persona il Ministro Angelino Alfano, insieme al capo di gabinetto del ministro, dott. Settembrino Nebbioso, e al capo di gabinetto del Dipartimento Organizzazione Giudiziaria, dott. Luigi Birritteri. La delegazione pratese era composta dal sindaco Roberto Cenni, dall’on. Riccardo Mazzoni (deputato Pdl), dal presidente del Tribunale di Prato, Francesco Antonio Genovese, dal procuratore della Repubblica di Prato, Piero Tony, e dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Prato, Lamberto Galletti.
Il ministro ha promesso un aumento degli organici e che sarà in città, entro la fne dell’anno, per verificare di persona la situazione e preentare un piano d’intervento.
“Il Ministro – ha affermato il sindaco Cenni al termine dell’incontro – ha colto le problematiche della nostra città e ha compreso il problema di Prato sul fronte giustizia. Il nostro territorio presenta infatti caratteristiche che potrebbero essere assunte anche da altre città e pertanto lo stimolo è quello di dare risposte a Prato perché queste potrebbero essere anticipatrici di altre emergenze nel resto del Paese e non solo”.
Tra le motivazioni principali della richiesta di aumento degli organici della giustizia pratese, già note e condivise dal Ministro Alfano, c’è infatti la necessità di fare di Prato un laboratorio per l’immigrazione, perché entro dieci anni o al massimo venti un effetto Prato è previsto anche nel resto dell’Europa. Ma soprattutto l’aggravante specifica della criminalità organizzata di matrice cinese, che necessita specifici strumenti di contrasto. Ad ogni buon conto, i numeri della giustizia impongono alcuni vincoli. Basti pensare che il personale è passato, in Italia, da 55mila a 40mila e che per i magistrati vigono alcune limitazioni dei concorsi. Nonostante ciò il Ministro Alfano si è reso disponibile a creare economie in favore di Prato. L’operazione dovrà riguardare sia l’aspetto delle risorse umane, sia quello delle risorse materiali e informatiche del Palazzo di Giustizia. Il Ministro, che si recherà a Prato entro la fine dell’anno per presentare personalmente il piano, si è detto consapevole che città è un laboratorio che deve tendere a dare risposte a forme nuove di criminalità e ad una emergenza giustiziale.
“Il ministro – ha affermato il presidente del Tribunale di Prato, Francesco Antonio Genovese – si è dimostrato sensibile a prendere in considerazione le problematiche espresse e a potenziare l’organico dei magistrati e del personale amministrativo del Tribunale e della Procura della Repubblica di Prato. Entro un mese conosceremo i termini di questo doppio aumento”.
L’incontro di oggi è stato preceduto da due riunioni tecniche con i funzionari del Ministero. “Abbiamo riscontrato un’attenzione confortante da parte del Ministro – ha sottolineato l’on. Riccardo Mazzoni – ed ha dato un notevole risultato il lavoro preparatorio che ha portato ad un completo check up della giustizia pratese realizzato per la prima volta alla presenza di un Ministro e dei vertici degli uffici giudiziari della città”.
Entro venti giorni gli uffici pratesi presenteranno un quadro completo sul flusso dei reati e nelle settimane successive sarà fatta dal ministero una valutazione complessiva. Sta di fatto che Prato risulta penalizzata rispetto alla media regionale in termini di organici e sarà pertanto necessario un riequilibrio in favore della città. In ogni caso il ministro ha tenuto a rimarcare l’autonomia dei magistrati. Al ministero spetta di segnalare degli indirizzi ma il trasferimento delle toghe spetta al Consiglio Superiore della Magistratura.
“L’accoglienza attenta che abbiamo ricevuto – ha tenuto a sottolineare il procuratore della Repubblica di Prato, Piero Tony – pone le sue basi sulla preparazione dell’incontro, fatta con Ministro Alfano dall’onorevole Mazzoni e dal sindaco Cenni. Al Ministro erano infatti già chiari i tratti salienti delle nostre necessità. Ci sono state fornite indicazioni che seguiremo pedissequamente e se otterremo qualcosa vorrà dire che non saranno state promesse vane”.
Apprezzamento per l’esito dell’incontro è stato espresso dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Prato, Lamberto Galletti. Si tratta in definitiva di un lavoro iniziato e che vedrà il suo compimento nelle prossime settimane.