Publiacqua chiede di aumentare le cauzioni a carico di cittadini e imprese che consumano l’acqua ma l’autority rispedisce al mittente la richiesta, spiegando che l’adeguamento dei depositi cauzionali non è obbligatorio e chiedendo di conseguenza chiarimenti. Intanto, il deposito è aumentato ma – spiega sempre l’Autorità – in misura minore rispetto alla richiesta di Publiacqua.
In pratica, l’Autorità del medio Valdarno, che sovrintende alla gestione pubblica dell’acqua (tanto quella potabile quanto quella da depurare), ha chiesto chiarimenti a Publiacqua, la società che gestisce rubinetti e contatori e che manda le bollette. La domanda riguarda le cauzioni versate dagli utenti, visto che fin dal 2007 Publiacqua ha richiesto all’Autorità di Ambito una revisione dei criteri di calcolo visto l’elevato livello di morosità che caratterizza la propria utenza.
I nuovi criteri, approvati lo scorso aprile, determinano un incremento di 8 euro per i nuovi utenti: coloro che nel corso del 2010 hanno attivato una fornitura idrica hanno pagato 68 euro di deposito cauzionale, mentre adesso ne pagheranno 76. I criteri richiesti originariamente da Publiacqua producevano incrementi assai maggiori.
In fase di applicazione dei nuovi criteri Publiacqua ha dichiarato all’Autorità di Ambito di voler utilizzare la possibilità, prevista anche con i precedenti criteri, di adeguare i depositi cauzionali già versati. Tale iniziativa avrebbe effetto su oltre 200.000 utenze producendo adeguamenti che dipendono dal livello dei consumi e dal deposito cauzionale versato. Coloro che hanno attivato la domiciliazione della propria bolletta sono infatti stati esonerati dal pagamento del deposito e lo saranno anche in seguito.
L’adeguamento dei depositi cauzionali è quindi una iniziativa di Publiacqua e non appare corretto quanto riportato dalla stampa in merito all’estraneità dell’azienda nella scelta se effettuare o meno tale operazione.
L’Autorità di Ambito ha richiesto chiarimenti a Publiacqua, evidenziando che se l’azienda volesse utilizzare la facoltà di adeguare i depositi già versati dovrebbe prevedere misure di mitigazione dell’impatto sulle bollette. L’Autorità ritiene inoltre che sia necessario un congruo periodo di “rodaggio” in modo da consentire agli utenti di procedere alla domiciliazione delle bollette: così facendo non solo gli utenti non si vedrebbero addebitato l’adeguamento ma riceverebbero quanto già versato.
L’Autorità di Ambito – si scrive nella nota – auspica che ci possa essere un confronto per ridurre gli effetti sull’utenza.